Chieti. L’ensemble
L’ensemble generalmente si identifica in tre gruppi: due soprani, due mezzosoprani e due contralti, che possono interagire per adattarsi ai brani.
La maggior parte delle coriste proviene dalla Schola Cantorum “S.Zimarino” di Chieti, diretto dal Maestro Donato Martorella, al quale devono principalmente la formazione musicale. Per migliorare la loro tecnica vocale, hanno frequentato studi in conservatorio.
Tutte hanno collaborato e collaborano con altre importanti realtà musicali operistiche e cameristiche sia in Italia che all’estero. C’è talmente intesa fra loro, che spesso cantano nei concerti senza essere diretti. In alcuni concerti hanno usufruito della Direzione del Maestro Pasquale Veleno e del maestro Giuseppe Pezzulo. Hanno inciso il loro primo CD dove un testo del poeta teatino Raffaele Fraticelli, è stato musicato dal maestro Pezzulo, dal titolo “Lu San Giuvanne”. Uno spartito impegnativo a quattro voci femminili, ed a cappella, (senza accompagnamento musicale ndr).
Gli ultimi due concerti sono stati diretti da Serena Marino, che pur essendo molto giovane, è un’ottima promessa nel campo della Direzione corale e speriamo non solo corale… Le prove sono programmate una volta a settimana, riunendosi presso un locale del Convento del Sacro Cuore di Chieti. La passione e il piacere di fare musica d’insieme, le stimola a conciliare gli orari con i loro impegni personali. La musica unisce, non divide ed il luogo comune che le donne non vanno d’accordo, non ha fondamento. Non hanno ancora scelto un abito per i concerti, ma essendo donne e carine, curano la loro immagine.Per procurarsi i concerti l’impegno è di tutte. L’ensemble Esacordo propone un programma di musica polifonica di generi diversi, a cappella o con accompagnamento dell’organo, appartenente a varie epoche e spaziando dalla musica medievale a quella contemporanea.I loro concerti sono sempre seguiti da tante persone sia per l’amicizia, sia per la professionalità, sia per i brani proposti.
Ho chiesto al termine dell’intervista se c’è un brano che suscita in loro emozione, ricordi. La risposta comune è stata che tutti i brani che cantiamo sono scelti da noi, quindi è come se fosse la prima volta e ci procura la stessa emozione. Forse potremmo indicare come brani che ci regalano bei ricordi, la “lauda” di Bettinelli, “Ho Taru Koi” (in lingua giapponese), “Mangwani Mpulele” (in lingua sudafricana), “Lu San Giuvanne” del Maestro Pezzullo.
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