Venerdì 30 gennaio in Sala Buozzi la cerimonia solenne alla presenza dei massimi vertici della Polizia. Il sindaco: “La nostra riconoscenza ai testimoni del senso del dovere”.
Venerdì 30 gennaio, alle ore 11:30 in Sala “Buozzi”, si terrà la cerimonia solenne, organizzata dall’Amministrazione comunale, per celebrare il 60° anniversario dell’istituzione del Distaccamento Polizia Stradale di Giulianova.
Saranno presenti, oltre al prefetto Valter Crudo ed al questore Giovanni Febo, il direttore centrale delle specialità della Polizia di Stato, dirigente generale Roberto Sgalla, il direttore del servizio Polizia stradale Giuseppe Bisogno, il dirigente del Compartimento Polizia stradale “Abruzzo e Molise” Michele La Fortezza, il dirigente della Polizia stradale di Teramo Lara Panella e il comandante del distaccamento giuliese Antonello Giusti.
L’invito è stato esteso anche ai questori delle altre province abruzzesi ed al responsabile del Compartimento Polizia postale di Pescara.
“Si tratta di un vero e proprio ‘Police’s day’, il primo organizzato nella nostra città”, dichiara il sindaco Francesco Mastromauro che ha fortemente voluto la manifestazione. “La presenza dei massimi vertici della Polizia di Stato, che ringrazio per aver accolto il mio invito, conferirà alla celebrazione un momento di particolare solennità. Sarà l’occasione per esprimere la grande riconoscenza, da parte della comunità che mi onoro di rappresentare, agli uomini ed alle donne della Polizia di Stato i quali, giornalmente e senza sosta, sono impegnati nei delicatissimi e preziosi servizi di controllo del territorio predisposti dalla Questura di Teramo. Testimoni silenziosi ma certamente non muti del senso del dovere. Quel senso del dovere che garantisce al corpo sociale sicurezza e libertà, perché senza sicurezza mancano le libertà faticosamente conquistate. Non dobbiamo mai dimenticare, infatti – prosegue il sindaco – che dietro qualsiasi risultato conseguito nell’attività di ordine e sicurezza pubblica esiste appunto solo il sacrificio, spesso estremo, di persone che, ben oltre i normali canoni dello specifico rapporto di lavoro ed in condizioni spesso proibitive, profondono il massimo impegno in difesa della gente che vive e lavora onestamente”.