Il sindaco Francesco Mastromauro farà di tutto per scongiurare i licenziamenti alla Piccola Opera Charitas.
“Unitamente all’assessore Pierangelo Guidobaldi e con il fattivo supporto di Claudio Ruffini ho già preso contatti con il governatore Luciano D’Alfonso, che ringrazio per la pronta disponibilità, per affrontare in dettaglio la questione in un incontro che si terrà il prossimo 17 gennaio. I problemi della Piccola Opera – prosegue il sindaco – sono d’altronde noti. Impegnando ben tre milioni di euro, la POC è intervenuta in questi ultimi tempi per garantire alla struttura standard elevatissimi che credo abbiano altrove pochi riscontri, facendone pertanto un vero gioiello per l’intera regione. Si pensi, solo per fare un esempio, che adesso le pareti sono ignifughe. Certamente questo consistente e necessario investimento, aggiunto alle somme che la Fondazione deve ancora ricevere a titolo di credito, ha creato una sofferenza economica che, come si dichiara nel documento fatto pervenire alle sigle sindacali, non consente di mantenere gli attuali livelli lavorativi. Si tratta di un momento davvero critico, che mai si è verificato nella più che cinquantennale vita della Piccola Opera. Chiaro è – prosegue Mastromauro – che in questa delicata fase ognuno, ad iniziare da me, dovrà fare di tutto per scongiurare il taglio dei quaranta posti di lavoro, 25 previsti tra i lavoratori sanitari e 15 tra il personale amministrativo, tra quello addetto alle attività culturali ed alle attività ausiliari. La Piccola Opera, l’ho detto tante volte e lo ribadisco, è una realtà importantissima per la nostra città. Non solo perché legata a P. Serafino Colangeli, un vero gigante della carità caro a ciascuno di noi, ma anche perché è una delle più importanti realtà occupazionali dando lavoro a 154 dipendenti. Senza dimenticare ovviamente le tantissime persone affette da gravi patologie che quotidianamente ricevono assistenza, cure e tanto amore. Come sindaco sin dal 2010 mi sono attivato assegnando alla Piccola Opera un terreno comunale; risale al 2011 la prima richiesta, avanzata all’allora governatore Chiodi, per l’accreditamento della struttura di Villa Volpe, a favore della quale il 14 gennaio 2012 firmai l’autorizzazione per l’esercizio dell’attività socio-finanziario. E mi limito a ricordare solo questi episodi. Insomma, ogni volta che si è verificata la necessità di un mio intervento a favore della Piccola Opera, io mi sono attivato di conseguenza, nella consapevolezza che si tratta di un prezioso patrimonio della collettività”.