IL RAPPORTO AGROMAFIE 2015 COLDIRETTI, EURISPES E OSSERVATORIO SU CRIMINALITÀ AGROALIMENTARE

Domani, giovedì 15 gennaio 2015, dalle ore 9,30

Sede Coldiretti in via XXIV Maggio 43 a Roma

 

 

Il terzo rapporto “Agromafie” sui crimini agroalimentari in Italia elaborato da Eurispes, Coldiretti e Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare sarà presentato domani giovedì 15 gennaio 2015, alle ore 9.30, a Roma nella sede della Coldiretti di Palazzo Rospigliosi in Via XXIV Maggio, 43 da Roberto Moncalvo, Presidente Coldiretti, Gian Carlo Caselli, Presidente del Comitato Scientifico dell’Osservatorio, Gian Maria Fara, Presidente dell’Eurispes.

 

L’agroalimentare rappresenta un terreno privilegiato di investimento della malavita in tempi di crisi come dimostrano le indagini piu’ recenti che sono per la prima volta oggetto del Rapporto. Una inedita analisi sulla dimensione crescente del fenomeno e sulle sue evoluzioni piu’ recenti e piu’ pericolose come l’affidamento di capitali puliti a circuiti illegali, sulle nuove forme emergenti di criminalità, sugli interessi dei colletti bianchi, sulle infiltrazione malavitose dalle campagne alla ristorazione e sul  business della sofisticazione e della contraffazione, tutti temi di speciale attenzione ed interesse alla luce del prossimo appuntamento dell’Expo. Uno speciale focus è dedicato ai rischi della rete dove sono in forte crescita gli acquisti ma anche gli inganni, le sofisticazioni e offerte indecenti che saranno mostrate dal vivonella prima “Collezione degli orrori on line”.

 

La stesura del Rapporto è stata resa possibile anche grazie al contributo documentale proveniente dalle Forze dell’ordine, dalla Magistratura, dalle Istituzioni e dagli Enti che operano sul territorio a salvaguardia del comparto agroalimentare che saranno presenti all’appuntamento con il Ministro della Giustizia Andrea Orlando, il Ministro delle politiche Agricole Maurizio Martina, il presidente della Commissione Parlamentare Antimafia Rosy Bindi, il vice presidente del Csm Giovanni Legnini, il procuratore nazionale antimafia Franco Roberti e il procuratore della Repubblica di Roma Giuseppe Pignatone.