RAPPORTO AGROMAFIE 2015: COLDIRETTI ABRUZZO, NECESSARIO NON ABBASSARE LA GUARDIA PER TUTELA MADE IN ITALY
“Lo scenario è inquietante e nessuno può considerarsi lontano dal pericolo”. In riferimento alla presentazione del rapporto 2015 sulle Agromafie, presentato a Roma da Coldiretti, Eurispes e osservatorio sulla criminalità in agricoltura, Coldiretti Abruzzo interviene su un fenomeno che, in controtendenza alla fase di recessione dell’economia italiana a livello nazionale, registra un aumento del 10 per cento in un anno. Uno scenario da attenzionare e su cui, secondo la federazione regionale abruzzese, non sottrae nessuno e su cui è necessario non abbassare la guardia ed essere sempre vigili anche in territori tradizionalmente lontani dai sodalizi criminali storici. “Anche in virtù della sua capacità di resistere alla crisi, il settore agroalimentare è diventato obiettivo privilegiato dell’Agromafia, che riguarda i campi più disparati – evidenzia Coldiretti Abruzzo – vi rientrano fenomeni di contraffazione che penalizzano fortemente le eccellenze agroalimentari, la manipolazione e l’adulterazione dei prodotti nonchè le sofisticazioni che nuocciono al consumatore e alle imprese, oltre naturalmente alla speculazione ambientale e al condizionamento del potere criminale sulla produzione, distribuzione e vendita dell’agroalimentare. Pericoli su cui è necessario vigilare ed eventualmente contrastare, come da contrastare è il fenomeno dell’Italian sounding, impegnativo da combattere in quanto non configura necessariamente un illecito penale tipico di una contraffazione, ma che con un valore di 60 miliardi di euro pesa in modo determinante sul fatturato del falso made in Italy danneggiando imprese e consumatori”.