Teramo. La Biblioteca “Dèlfico” è rimasta orfana! Abbandonata da tutti.

 La redazione de giulianovanews.it raccoglie l’invito dei bibliotecari della “Delfico” di Teramo, pubblicando il loro appello in difesa di una gloriosa istituzione.

La redazione

Fonte Profilo Facebook

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Dal 1° Gennaio 2015, in seguito alla Legge “Delrio”, le Province hanno competenza solo su viabilità, trasporti, edilizia scolastica. Tutti gli altri servizi ( e i relativi dipendenti) dovranno essere ripartiti tra Comuni e Regioni.

 

Purtroppo la Regione Abruzzo che, al pari delle altre regioni, avrebbe dovuto indicare quali servizi già in capo alle Province sarebbero stati trasferiti ai comuni o sarebbero rimasti competenza regionale, non ha ottemperato a questa norma.

 

Le Province, a loro volta, in base alla Legge di stabilità approvata a fine anno, dovranno comprimere del 50% i costi relativi al personale, a partire da quei dipendenti e da quei servizi non più ad esse affidati.

 

Le Biblioteche Provinciali d’Abruzzo, e tra esse la Biblioteca “Dèlfico”, dal 1° Gennaio 2015 non conoscono il loro destino.

 

L’irresponsabilità  generale di chi, per legge e mandato elettorale, avrebbe dovuto decidere in proposito è evidente.

 

La Biblioteca “Dèlfico” ( e con essa le altre tre Biblioteche Provinciali) non ha più genitori istituzionali né finanziamenti e, malgrado reiterate proposte – formulate anche attraverso uno specifico intervento legislativo depositato in tempi non sospetti presso gli uffici regionali perché si giungesse alla regionalizzazione di questo fondamentale servizio – non conosce ancora se avrà e quale sarà il suo futuro.

 

Dal 1° Gennaio  2015 Teramo, la sua provincia, l’Abruzzo intero rischia di veder menomato e perdere una antica istituzione culturale, un centro documentario e bibliografico di primaria importanza, un presidio di conoscenze aperto e democratico.

 

Può dirsi civile un Paese, una Regione, una Città che tratta così le Biblioteche?

 

I cittadini, i giovani, gli studiosi che quotidianamente frequentano la Biblioteca “Dèlfico” difendano il loro patrimonio culturale più prezioso, esprimano la loro solidarietà a chi, non da oggi, opera tra mille difficoltà per preservarla e renderla sempre più aperta, moderna  e fruibile. Sappiano manifestare il giusto sdegno a salvaguardia di un lascito materiale e morale da considerare bene comune non alienabile.

I Bibliotecari della “Dèlfico”