Teramo: UPA e PMI – CONFARTIGIANATO: attrezzature abbandonate

 

BACCHION IRONIZZA SULLE ATTREZZATURE, MA CI SONO TESTIMONI E FOTO CHE CONFERMANO CHE LE STESSE SONO STATE ABBANDONATE PER TANTO TEMPO ALL’APERTO. NESSUNA RISPOSTA BACCHION DA SULLO SPERPERO DI DENARO PUBBLICO E SULLO SCOPERTO DI CONTO CORRENTE.

 

Si Suggerisce a Bacchion di andare a rileggere i bandi per la gestione degli impianti, nei quali si prevedeva, pena esclusione, il rimessaggio in locali adeguati delle attrezzature stesse.

Vista la situazione economica in cui versa la montagna teramana e gli investimenti andati in fumo per la politica di rilancio, si spera che solo lui abbia ancora voglia di scherzare piuttosto che dare risposte ad una situazione seria mentre per gli altri, enti ed operatori, vi sia la preoccupazione per gli impegni economici assunti e per gli scarsi risultati raggiunti.

La realtà è quella che ha scritto Luciano Di Marzio il quale sfida Bacchion a dimostrare il contrario.

In tal senso Luciano Di Marzio afferma: “L’invito di Bacchion a recarmi ai Prati potrà essere da me accettato solo quando ci saranno: l’inaugurazione di altre piste (Campo Pericoli e altre ai Prati già previsti in passato) con nuove attrezzature, nuove infrastrutture come la strada di collegamento Forca di Valle-Prati di Tivo, nuovi Alberghi e piste di pattinaggio. Tutte promesse politiche negli anni che purtroppo non hanno mai visto la loro realizzazione.

Ho talmente creduto nella montagna teramana da preferirla, per le pratiche sportive invernali, ad altre zone limitrofe contribuendo finanche a ristrutturare abitazioni acquistate a Pietracamela, ma la grande delusione che ho avuto nel vedere morire, nell’indifferenza di quanti avrebbero dovuto essere interessati,  un Comune come Pietracamela, mi ha prostrato a tal punto da desistere dalla frequentazione dei luoghi.

Personalmente non ho nulla contro Bacchion ma se pensa di potersi esimere dal rispondere ai nostri interrogativi con una battuta scherzosa sbaglia di grosso.

E’ vero che attualmente esiste uno scoperto di conto corrente milionario della società da lui rappresentata e che la CCIAA, e quindi gli imprenditori, sono chiamati a pagare? E’ vero che il bilancio della GRAN SASSO SPA chiude con milioni di passivo? E’ vero che con i soldi del mutuo si dovevano ripristinare gli impianti di risalita e attivare altre piste e non utilizzarli per acquisto di battipista e motoslitte?”

Teramo: UPA e PMI – CONFARTIGIANATO