Teramo e Provincia

COMITATO PER LA SALUTE IN VAL VIBRATA: UN CASO DI MALA SANITA’ IN VAL VIBRATA

 

Il Comitato per la salute in Val Vibrata denuncia alla comunità un caso di mala sanità avvenuto nei giorni scorsi nei pressi della strada che collega Nereto alla valle del Salinello, a poche centinaia di metri dall’ospedale e dal pronto soccorso. Un automobilista si è sentito male mentre percorreva la strada e dopo aver sbandato paurosamente si è schiantato contro il greto. Uno dei nostri componenti il consiglio si è trovato per caso dietro l’auto in questione e insieme ad altri automobilisti, che hanno cercato di soccorrere lo sfortunato conducente colpito da un brutto infarto, hanno contattato il 118 e si sono sentiti rispondere che a Sant’Omero non era presente nessuna ambulanza in quel momento e che il soccorso sarebbe arrivato da Alba Adriatica , dalla sede della Croce Rossa nei pressi della bambinopoli. L’ambulanza in questione, nonostante le continue telefonate dei presenti all’incidente  è giunta dopo ben 20 minuti e ha dovuto costatare purtroppo la morte del malcapitato. Ora il Comitato si chiede, anzi chiede alle Autorità competenti della Asl , se si poteva salvare la vita all’automobilista intervenendo tempestivamente dal pronto soccorso di Sant’Omero, dove sono state fotografate ben 4 ambulanze  ( foto allegata al comunicato ). Ci si chiede cosa sarebbe successo se un caso simile fosse avvenuto nel territorio dei paesi più interni, come Ancarano, Sant’Egidio alla Vibrata, Civitella o Campli, dove il servizio di emergenza  è stato affidato alla Croce Bianca di Sant’Egidio, dotata di un’ambulanza non attrezzata per tali interventi. Il Comitato per la Salute in Val Vibrata chiede spiegazioni al dirigente Paolo Rolleri e alla direttrice generale Mattucci perché si faccia chiarezza su questa vicenda e prevenire che non accada mai più, altrimenti cosa sarebbero servite 40 mila firme raccolte dal Comitato per salvare l’ospedale che la politica, sia di centro sinistra che di centro destra volevano chiudere. Cogliamo anche l’occasione per denunciare un’altra anomalia, sono state realizzate due nuove sale operatorie per le partorienti, dotate delle modernissime tecnologie, tra cui una vasca per il parto in acqua, costate alla comunità più di due milioni di euro, completate da 3 mesi e mai attivate. Il reparto di ostetricia del presidio Vibratiano ha superato Teramo e altri ospedali provinciali per numero di parti, a tutt’ora più di mille. Il Comitato per la Salute in Val Vibrata intende presentare un esposto alla Corte dei Conti e alla Procura per interruzione di pubblico servizio e chiede al manager Paolo Rolleri e al sindaco di Sant’Omero Andrea Luzii, rappresentante del Comitato Ristretto dei sindaci dell’Unione di Comuni Val Vibrata,  di intervenire con urgenza per sanare questa impopolare situazione.

Il Comitato per la Salute in Val Vibrata

Il segretario e portavoce

Giuliano Marsili

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