a marzo una cena di beneficenza per autofinanziare la spedizione
mercoledì 4 febbraio partirà da Giulianova un container con aiuti umanitari
Il circolo culturale giuliese “Colibrì”, nato da un’idea di Ambra Di Pietro, in questi mesi si è impegnato nel sostenere il progetto “Io faccio la mia parte” che, oltre ad essere l’ispirazione di ogni attività del circolo, ha predisposto la raccolta di materiale scolastico, sanitario, giochi ed abiti per aiutare la scuola e la popolazione di Sindia, un villaggio in Senegal. Questa piccola realtà africana è composta da circa 800 abitanti, a 70 Km da Dakar. Il loro fabbisogno è soddisfatto da piccoli appezzamenti dove si coltiva il miglio e dal pascolo che portano avanti i pastori “Pehul”, distinguibili per i loro volti colorati da estratti ed essenze di fiori. <Gli aiuti sono arrivati da ogni parte, dai singoli cittadini alle aziende- racconta Ambra Di Pietro del Colibrì– molto generoso è stato il contributo di una casa farmaceutica modenese una poltrona per partorire, due culle, quattro letti per degenza, quattro lettini, per allestire un vero e proprio reparto maternità e della Lisciani Giochi>.
<La nostra associazione è nata a giugno proprio in seguito ai numerosi viaggi nel villaggio di Sindia- continua Ambra– l’essere venuti a contatto con una realtà così drammatica, ci ha spinto da aiutare e sostenere queste popolazioni, in particolare i bambini del villaggio, che vivono in condizioni igienico sanitarie precarie e privi di qualsiasi scolarizzazione. In occasione di una di queste visite, sono stata nominata madrina della scuola ed allora ho deciso che dovevo fare di più>.
Infatti mercoledì 4 febbraio, alle 13 e 30, partirà da Giulianova per poi partire per il Senegal dal porto di Ancona, un container con tutto il materiale raccolto in questi mesi dal circolo “Colibrì” e a marzo partirà anche Ambra Di Pietro per poter consegnare di persona alla popolazione gli aiuti umanitari.
A tal proposito a marzo il circolo “Colibrì” organizzerà, a Giulianova, una cena di beneficenza a cui prenderanno parte tanti artisti locali, per poter sostenere le spese di spedizione del container.