Il Partito Democratico della città di Teramo plaude entusiasticamente all’elezione di Sergio Mattarella a Presidente della Repubblica Italiana.
Il plauso va alla scelta dell’uomo.
Straordinaria personalità politica di rettitudine e serietà indiscutibili, Sergio Mattarella incarna quella moralità unita all’esperienza di cui certamente il paese non può fare a meno.
Il plauso va alla velocità con cui questa elezione è stata portata a termine.
In soli tre giorni e con un quorum che ha sfiorato la maggioranza qualificata il Partito Democratico, insieme alle forze che hanno ritenuto di sostenere la candidatura di Mattarella, ha eletto il nuovo Presidente mostrando al mondo politico nazionale ed internazionale compattezza e solidità.
Il plauso va all’operazione che ha messo definitivamente all’angolo Berlusconi ed il berlusconismo.
Mattarella è infatti l’uomo che si dimise da Ministro della Repubblica Italiana, in aperto e drastico dissenso, al momento dell’approvazione della legge Mammì che, in violazione delle direttive comunitarie, consentì alle reti mediaset di consolidarsi e sdoganarsi dalle regole. Se quella legge non ci fosse mai stata oltre a perderci qualche puntata di drive-in forse avremmo avuto un ventennio politicamente più civile.
Mattarella è anche l’uomo che da Ministro della Difesa ha abolito la naja obbligatoria in Italia.
Insieme ai democratici molti altri plaudono, a livello nazionale e locale, a questa magnifica scelta.
Ci sono, naturalmente, anche voci fuori dal coro. Ed è normale. Sono gli sconfitti! Sconfitti dalla qualità della scelta, sconfitti dal metodo, sconfitti alle elezioni regionali, sconfitti alle elezioni provinciali, sconfitti dal Partito Democratico ad ogni livello ora si ritagliano una nicchia di diversità nel criticare il nuovo Presidente. Si tratta infondo di un confronto (fortunatamente molto a distanza) tra chi ha fatto della sua vita un modello di continuità comportamentale e politica e chi ha invece come dottrina, come faro, il trasformismo politico e partitico.
Comprensibile.
Anche perchè fare tutta quella strada per votare scheda bianca senza aver avanzato una sola singola proposta alternativa dev’essere, oltre che faticoso, molto frustrante.
Segreteria dell’unione comunale PD