Cultura & Società

Presentazione del libro “La Difesa di Montorio”

Montorio al Vomano, 11 febbraio 2015

 

 

 

Sabato 14 febbraio alle ore 18.00 al Centro di Aggregazione di Montorio

Verrà presentata sabato14 febbraio alle ore 18.00 nella sala polivalente “Francesco De Angelis” al Centro di Aggregazione Giovanile di Montorio, in largo Runcini (di fronte Banca Tercas), la ristampa anastatica del libro “La difesa di Montorio. Storia abruzzese del secolo XV” (AGSM, Montorio al Vomano 2014). Alla presentazione interverranno il sindaco di MontorioGianni Di Centa, il dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo Montorio-Crognaleto Eleonora Magno,  il curatore dell’operaGiovanni Di Luigi, lo storico Egidio Marinaro e la scrittrice Maria Teresa Banabei, moderati dalla giornalista Catia Di Luigi. L’evento, organizzato dal Centro di Aggregazione Giovanile con il patrocinio del Comune di Montorio e del Consorzio Bim Vomano-Tordino, sarà intervallato da  letture dell’opera curate dall’attore Vincenzo Macedone.

 

Questa seconda ristampa, corredata dalla prefazione di Romolo Runcini pronipote di Vincenzo, da una nota  biografica del curatore dell’opera Giovanni Di Luigi e da una  nota storica di Egidio Marinaro, contiene un’appendice del libro “L’Educazione” sempre di Runcini e dell’ “Eccidio di Brozzi” di Fedele Romani.

Il romanzo storico, pubblicato a puntate in un giornale locale e poi in volume nel 1887, narra dei fatti che accaddero alla fine del XV secolo e con esattezza il 7 maggio 1486 nel “Piano delle Vigne” (oggi largo Rosciano e largo “Vincenzo Runcini”) di Montorio, tra i baroni ribelli: Andrea Matteo Acquaviva, duca di Atri, Ferdinando I D’Aragona, re di Napoli, spalleggiato da Lorenzo il Magnifico e da Ludovico il Moro. Dentro questi fatti si colloca la vicenda centrale del romanzo: la fuga da Venezia di Alberto Conti (convinto di essere stato tradito dalla moglie Adele Brunotti) a Montorio, in compagnia del condottiero Roberto Sanseverino, per partecipare alla “Congiura dei Baroni”, a conclusione della quale ritorna a Venezia, dove incontra la moglie che, sopraffatta dal dolore, gli dimostra l’assoluta fedeltà, riconquistando il suo amore.

L’opera suscita oggi interesse documentale per quanti vogliono avere notizie su eventi e personaggi abruzzesi, sui costumi e sulle consuetudini popolari montoriesi del XV secolo. Ma offre anche la viva personalità di Vincenzo Runcini (Montorio al Vomano 1833- Genova 1907), un ufficiale garibaldino che prese parte alle battaglie di Capua e di Gaeta, maestro elementare e poi professore di lettere e filosofia nelle scuole superiori. Sempre sorvegliato  dalla Polizia fu attivista  sindacale e tra i fondatori della “Società Operaia” di Montorio. Pedagogo e corsivista di punta de “L’Alleanza” e “L’Emancipazione”, fu in corrispondenza con Aurelio Saffi e Niccolò Tommaseo nel vasto e acceso dibattito politico del tempo.

 

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