Il Sindaco Brucchi si vede sfumare il tanto declamato progetto Vedelago, come era prevedibili la legge di stabilità per il 2015, assegna tutti i finanziamenti pubblici in corso all’unico ente,oggi autorizzato alla programmazione e gestione degli impianti per la raccolta e lo smaltimento del rifiuto, i costituenti bacini territoriali ottimali. ( AGIR legge Regionale n. 36/2013)
E’ noto da alcuni anni che il MO.TE e quindi il Comune di Teramo non avrebbero potuto realizzare e gestire il tanto declamato impianto di riciclaggio Vedelago, ma il Sindaco ha sempre voluto ignorare il disposto delle leggi nazionali e regionali ed è andato avanti lungo una strada senza uscita, con il mero intento di illudere la città e gli operatori che Vedelago fosse la panacea di tutti i mali e che il Comune ne avrebbe avuto il controllo; nulla di più falso.
A Teramo negli anni il costo del rifiuto è sempre cresciuto in maniera esponenziale perché sono sbagliate la programmazione e le modalità di affidamento del servizio; e continuerà a crescere fin quando il Sindaco non metterà da parte il suo interesse clientelare sulla Team e sul Mote e non inizierà a pensare in termini di programmazione regionale e di aggregazione dei consorzi e delle società in ambiti provinciali.
Lo sa’bene il sindaco che il sistema non consente più di avere sulla provincia di Teramo nel settore dei rifiuti quattro consorzi ( Mo.te, Piomba-Fina,Unione dei comuni della Vibrata e Cirsu) e due società di gestione ( TEAM e Poliservice), vanno ridotti per legge a un unico ente di programmazione(sub ambito ottimale territoriale) ed uno di gestione. Ma non ne parla mai.
Già da diversi anni la Regione Abruzzo ha optato per una programmazione regionale sulla materia rifiuti con l’obiettivo di raggiungere in breve tempo la piena autosufficienza nello smaltimento, nel riciclo e nella lavorazione del rifiuto; soltanto tale obiettivo può rendere effettiva la riduzione della TARI e quindi una minore pressione tributaria sulle aziende e sulle famiglie.
Le singole operazioni dei singoli comuni, su tale materia non sono più possibili, ed è per questo che la legge di Stabilità 2015 attribuisce i fondi destinati agli impianti( come il progetto Vedelago) ad un unico ente di rilevanza regionale l’AGIR.
Brucchi continua a guardare solo al suo orticello, e sta di nuovo facendo perdere alla città di Teramo un treno importante, l’unico che può consentire la riduzione del costo del rifiuto; la città tutto questo non se lo può permettere.
Teramo 9 febbraio 2015
Manola Di Pasquale