Teramo. Domenica 1 marzo in occasione della giornata di tesseramento dell’Associazione culturale Dedalus Studi, partirà un’iniziativa dedicata alle autrici del teramano. Darà l’avvio all’iniziativa Manuela Costantini, con il suo romanzo “Le immagini rubate”, seguirà la presentazione di “You God” e “Racconti nascosti nei sogni” di Annarita Stella Petrino. In seguito il direttivo presenterà l’associazione e le sue iniziative, si raccoglieranno anche proposte di adesioneall’organizzazione degli eventi. Gli amanti dell’arte, della letteratura e della cultura sono invitati a partecipare con le loro idee e a tesserarsi. L’evento si terrà presso i locali di Teramo Nostra.
Le Autrici
Manuela Costantini è nata a Giulianova, sul mare d’Abruzzo, dove vive con la figlia Rebecca. Lavora come impiegata in una società di servizi. Ha da sempre la passione per la lettura e la scrittura.
Ha pubblicato racconti su antologie, quotidiani e siti letterari. Ha partecipato a numerose antologie edite da Delos Books. Nel febbraio 2012 il racconto, “Le brave persone”, è stato pubblicato in appendice ai Classici del Giallo Mondadori. Nel 2013 il racconto “Le domande sbagliate” è stato pubblicato nell’antologia Mondadori “Giallo 24” e nello stesso anno il racconto “Fine dei giochi” è stato selezionato per l’antologia “Carabinieri in giallo 6”, sempre per il Giallo Mondadori. Ad Aprile 2014, ha pubblicato per Delos Digital, il romanzo breve “Quasi sempre a ottobre”, biografia romanzata della serial killer Milena Quaglini e il racconto storico “Il ritorno del francese”.
Nel 2014, ha vinto il Premio Tedeschi con il romanzo “Le immagini rubate”.
Annarita Stella Petrinoè nata il 18/08/1977 a Giulianova (TE), laureata in Lingue e Letterature Straniere all’Università “G. D’Annunzio” di Pescara. Attualmente insegnante di scuola dell’infanzia e scrittrice per passione. Vive a Montorio al Vomano (TE). Scrivo fantascienza da quando avevo 13 anni, cioè da quando ho incontrato Isaac Asimov e i suoi libri, meglio dire i suoi robot! Da allora non ho mai smesso e ho pubblicato diversi racconti su riviste di fantascienza, webzine e siti. Nel 2004 esce il suo primo romanzo di fantascienza “Ragnatela Dimensionale” nella collana “I Delfini” della Delos Books di Milano. Ha ottenuto alcune distinzioni di merito in concorsi di letteratura fantascientifica. Per 4 anni ha pubblicato online una rivista cristiana gratuita “Voci dell’Anima” e mi occupo ancora di e-vangelizzazione tramite il mio blog. “Ho scritto numerosi articoli sia sull’impatto della rete e della tecnologia sulla vita dell’uomo sia sulla fantascienza cristiana. Ho passato diversi anni a cercare di coniugare la mia passione per la fantascienza con la mia fede, giungendo infine a una sintesi: una fantascienza in grado di rispondere alle provocazioni lanciate dalla fantascienza tradizionale, dove troviamo spesso scenari in cui Dio risulta assente o viene incarnato da nuove forme di religione, di solito collegate a nuove culture, a nuove razze (aliene) o a nuovi assetti sociali e governativi. Si tratta di un accostamento alquanto ardito, poiché nel comune pensare la fantascienza è considerata una genere di evasione ed è quindi sottostimata. Questo è un vero peccato perché nessun altro genere letterario getta una luce così chiara sul futuro e sugli attuali scenari che lo rendono tanto vicino. In qualche modo la fantascienza ci costringe a pensare alle conseguenze di ogni nostra scelta scientifica, tecnologica o morale, quindi più che un genere di evasione io lo considererei, piuttosto, un genere molto radicato nell’umanità e nei suoi sogni di onnipotenza”. Così nasce “You God”, pubblicato dalle Edizioni Il Papavero nel 2013, la sua prima raccolta di racconti di fantascienza cristiana: “Imperfezioni”, “Judy Bow”, “Hic et Nunc” e naturalmente… “You God”!
Le opere
“Le immagini rubate” di Manuela Costantini
Una donna è stata uccisa. Ma non uccisa e basta: dopo averle trapassato il cuore con una lama lunga e sottile, l’assassino le ha preso lo scalpo, lasciando solo una ciocca a testimoniare la sua macabra impresa. Quando viene disposto il fermo di un fotografo, le cui impronte sono sul luogo del delitto, agli inquirenti sembra di poter inchiodare il colpevole perfetto. È un uomo con problemi mentali, il cervello di un ragazzino nel corpo di un adulto, che si diletta a ritrarre in modo maniacale dettagli di oggetti e persone. Foto di occhi, bocche, mani, gambe… e capelli, di ogni foggia e colore. Indizi gravi, agghiaccianti. Non per l’avvocato Filippo Dolci, che lo ha conosciuto
anni prima in relazione a un caso di omicidio. Lui, pieno di debolezze eppure forte come una roccia sempre in bilico, riesce a credere solo in ciò che vede, altrimenti deve sentire qualcosa all’altezza dello stomaco. Ora sente che va cercato altrove il mostro responsabile dell’orrendo crimine. E di quelli che seguiranno.
“Racconti nascosti nei sogni” di Annarita Stella Petrino
Nove racconti di fantascienza ma anche di vita reale che, attraverso le vicende dei protagonisti umani e non, in futuri più o meno possibili, raccontano il dramma di alcune situazioni che affondano le radici nel nostro presente. Uno sguardo lungo della fantascienza sui sogni di onnipotenza dell’uomo.
“Cristoforo” finalista al Match D’Autore di Montesilvano scrive 2014: il destino dell’umanità dipende dalla scelta di un uomo e dall’immaginazione di un robot.
“Non quando esso vive” finalista al concorso “Amore e Morte” indetto da Il Mondo dello Scrittore Network in collaborazione con Edizioni Esordienti Ebook tratta il controverso tema dell’eutanasia;
“La stessa medaglia” finalista al Concorso Omero indetto dalla casa editrice Il Papavero (pubblicato nella relativa antologia) e al concorso N.A.S.F. 10 è un racconto dedicato ai non vedenti, dove la tecnologia e la fede si fondono a formare un patto;
“Pinocchio” una favola 2.0 sul diritto al figlio;
“Nascosto nei sogni” è la speranza di un’umanità che ha rinunciato a se stessa in nome di una folle, quanto insensata, ricerca di Dio;
“Il suono di quelle campane” è la storia di un’assenza e di un cuore spezzato in bilico tra la rete e le campane di una chiesa;
“Ariadne” è un omaggio a quanti sono scomparsi prematuramente;
“Minosse” giudice di vite ormai giudicate inutili
“Le luci delle Strade” un racconto di Natale.
Due racconti lunghi e altri molto brevi che spezzettano la modernità e la dipingono quale essa appare, pur continuando a sollevare interrogativi a cui è necessario dare una risposta.