Italiani all'Estero

USA. Hollywood apre il mercato verso est

Alle otto e trenta di un assolato mattino di Los Angeles,l’attore che chiameremo

mister X riceve una telefonata “importante”.Il chief di una grossa casa di produzione cinematografica chiede alla star di dare il suo voto a un
film che sta particolarmente a cuore alla sua corporation.”Ricorda” dice il boss “che abbiamo in cantiere una serie di film eccezionali nei quali  potresti prendere parte…
Alle otto e 40 dello stesso giorno una star della cinematgrafia americana riceve una chiamata dal boss,che ripete le stesse parole che ha detto poco prima a mister X.
Almeno 70 chiamate al giorno per arrivare ad ottenere i voti necessari
per la statuetta dorata. Uno “scandalo” che offusca tutte le chiacchiere
della grossa famiglia di cinematografari (scusate il termine)
statunitensi.Una politica sfacciata della quale poca gente vuole parlare a Hollywood.Vedete,gli Oscars rappresentano enormi guadagni per attori
ed attrici,miliardi per i produttori cinematografici.
Il 22 di questo mese quakcuno annuncera’ a centomilioni di americani ed a milioni e milioni di nazioni estere che l’Oscar viene assegnato a…
Il giorno dpo le sale cinematografiche che proiettano i film Oscar saranno
affollate di gente che ha pagato 10/12 dollari per l’acquisto dei biglietti.
Quest’anno i film stranieri in lizza per l’Oscar sono di produzione asiatica.Hollywood vuole aprire il mercato dell’Est che potrebbe fruttare
alcuni miliardi di dollari. Tra Asia e i bigliettoni verdi del Medio Oriente
(quelli messi in banca con la vendita di petrolio)
la mecca del cinema sara’ in grado di acquistare le piu’ grosse reti
televisive di questa nazione,con incredibili guadagni.
E tutti (chi piu’ chi meno) saranno particolarmente contenti.
Benny Manocchia da Hollywood
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