Abruzzo

Al Vinitaly di Verona le eccellenze d’Abruzzo conquistano nuovi appassionati

 

Il Viceministro Olivero visita lo stand del Consorzio di Tutela Vini d’Abruzzo

Le eccellenze d’Abruzzo conquistano nuovi appassionati. Dopo la visita nei giorni scorsi del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Giuliano Poletti e del Sottosegretario del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali Giuseppe Castiglione al padiglione della Regione Abruzzo del Vinitaly è arrivato anche il Vice ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Andrea Olivero.

Quest’ultimo ha sottolineato gli elementi necessari al successo del comparto vinicolo italiano nel mondo: qualità e specificità. «Abbiamo bisogno della grande qualità ma anche di mantenere le nostre specificità, perché la vera ricchezza italiana è questa. Dobbiamo avere vini unici per competere globalmente, mentre in passato abbiamo cercato troppo di uniformare i prodotti», ha dichiarato il Viceministro.

Olivero, girando per gli stand ha poi sottolineato l’aspetto degli incoming legato agli eventi. «Sappiamo che molti turisti verranno quest’anno dal mondo per visitare l’Italia anche per la straordinaria ricchezza di biodiversità e di produzioni di eccellenza che l’Italia può vantare. Il Vinitaly in qualche modo è un importante biglietto da visita, grazie al quale si sono visti i risultati, i visitatori e soprattutto si è vista la qualità dell’innovazione italiana. Parliamo di tradizione ma è in realtà una tradizione rivisitata quella del Vinitaly. Ci sono infatti produzioni che migliorano e si rendono così disponibili ad essere aperte e a venire incontro ai gusti dei tanti consumatori che oggi scelgono il made in Italy».

Di valore della promozione e di risultati degli apprezzamenti della nostra produzione in ambito internazionale si è parlato anche in occasione del premio giornalistico Words of Wine, presentato da Enzo Vizzari, direttore delle Guide dell’Espresso che ha lanciato un suggerimento in vista della nuova edizione, la terza, che si celebrerà in autunno.

«Vorrei che questo Words of wine diventasse words of wine and food, perché è un peccato limitare al vino questo premio in una regione come l’Abruzzo ricca di specialità gastronomiche», ha detto Vizzari che ha poi spiegato quali siano secondo lui i tre punti dai quali partire in tema di vino e della sua promozione, secondo il Direttore delle Guide dell’Espresso. «La prima parola d’ordine è alzare sempre l’asticella nella ricerca della qualità in ogni punto della filiera, anche partendo dall’agricoltore. In secondo luogo bisogna promuovere la qualità insieme alla peculiarità, ovvero esaltare le proprie peculiarità. Nel mondo ci sono migliaia di vini tecnicamente perfetti e a costi risibili. Sarebbe folle pensare di competere con loro sacrificando l’identità, inseguendo le tendenze di un gusto internazionale, ma soprattutto pretendere di competere al ribasso con i prezzi. Dopo qualità e identità/peculiarità la terza parola che aggiungo è marketing, che non è solo comunicazione, è anche studio del mercato, ricerca di nuovi mercati e tante altre attività che devono essere fatte in modo professionale. Questa è la grande scommessa dei consorzi, che devono fornire servizi sempre più sofisticati».

Sulla stessa lunghezza d’onda l’assessore regionale all’agricoltura dell’Abruzzo, Dino Pepe, intervenuto dopo Vizzari alla conferenza di presentazione. «Abbiamo un’ottima materia prima, ovvero il nostro vino. Dobbiamo comunicare di più le specificità della nostra regione oltre la nostra regione, a livello nazionale e internazionale. Vogliamo fare questo tramite la partecipazione alle fiere, siamo stati al Prowein di Dusseldorf, ora al Vinitaly, poi saremo al Vinexpo a Bordeaux. Una partecipazione convinta che la Regione sostiene con fondi di bilancio propri e con il PSR misura 1.3.3», ha detto l’Assessore.

«Ci stiamo preparando anche all’EXPO appuntamento fondamentale, dove dobbiamo essere protagonisti anche grazie a Casa Abruzzo, lo spazio in zona Brera dove proporremo le nostre specificità, partendo ovviamente dal Montepulciano d’Abruzzo», ha detto ancora Dino Pepe. «Ciò che è importante nella promozione dell’Abruzzo e dei nostri prodotti è ovviamente la qualità e l’identità, che sono elementi cardine del nostro marketing territoriale. Quest’oggi voglio anche dare il mio ringraziamento a tutta la comunità enoica regionale, fatta da agricoltori, imprese, enologi, agronomi, consorzi che ci danno l’occasione di comunicare l’Abruzzo. Dobbiamo comunicare l’Abruzzo nel mondo con le possibilità che ci danno i PSR, l’OCM».

Tonino Verna, presidente del Consorzio di Tutela dei Vini d’Abruzzo, ha sottolineato come «In questo Vinitaly abbiamo conquistato l’interesse delle istituzioni e della politica, in prima persona del ministro del lavoro Giuliano Poletti, che si è innamorato dell’Abruzzo quando portava i propri figli a partecipare al torneo Interamnia di pallamano e quando ha avuto occasione di pranzare sui trabocchi. Oltre a lui sono venuti in visita anche Giuseppe Castiglione Sottosegretario per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e Giuseppe Blasi, Capo dipartimento sviluppo rurale del MIPAAF. C’è un interesse della politica nazionale e questo serve al mondo economico e produttivo. La comunicazione però si fa non solo con gli eventi fieristici ma per tutto il corso dell’anno, puntando anche a scoprire cos’è l’interiorità dei nostri prodotti. Sarah Jane Evans, presidente dei Masters of Wine, ci ha detto durante la premiazione dell’ultimo Words of wine che noi dobbiamo parlare di territorio, non come entità astratta , ma parlando anche dell’uomo che c’è dietro al vino».

Nel padiglione 12, dove si trova lo stand dell’Abruzzo sono stati registrati molti passaggi, sia di operatori del settore sia di semplici appassionati. «Per quel che riguarda il Consorzio di Tutela Montepulciano Colline Teramane siamo estremamente soddisfatti che questa forma di aggregazione, abbia prodotto notevoli risultati soprattutto in termini di visibilità, di brand territoriale. Da questo deriva un valore aggiunto per il prodotto e ci permette di valorizzare ancora di più la bottiglia di Montepulciano d’Abruzzo Colline Teramane», ha detto Alessandro Nicodemi, Presidente del Consorzio di Tutela Montepulciano Colline Teramane.

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