Autoporti abbandonati, D’Alfonso: possibile siano messi in vendita

 

Il presidente della Regione alla Cna: presto  una misura consistente per sostenere il credito

 

PESCARA – Gli autoporti abbandonati da anni a se stessi potrebbero finire in mani private. Lo ha detto ieri sera il presidente della Regione, Luciano D’Alfonso, ospite della direzione della Cna Abruzzo, che a otto mesi dalla sua elezione ha voluto fare il punto con il Governatore su alcuni dei temi al centro del dibattito del mondo delle piccole imprese: pressione fiscale, credito alle imprese, sostegno all’artigianato, lotta alla burocrazia.

Il confronto con D’Alfonso  – presente all’incontro il neo segretario regionale del Pd, Marco Rapino, che lo ha accompagnato – non ha deluso le aspettative. Rispondendo ai quesiti posti negli interventi introduttivi del presidente e del direttore regionale della Cna, Italo Lupo e Graziano Di Costanzo, che hanno sottolineato il difficile momento in cui versa il mondo delle piccole imprese, D’Alfonso ha annunciato importanti novità in materia di infrastrutture. In particolare, dopo la ripresa di un forte protagonismo su scala continentale, legato alla definizione degli investimenti su Alta velocità ferroviaria, porti e aeroporti, l’Abruzzo metterà a punto una vera e propria mappa degli insediamenti “strategici”.

Un profilo, questo  – ha detto D’Alfonso – cui risponde certamente l’Interporto di Manoppello, ma non i quattro autoporti (Roseto, Castellalto, San San Salvo, Avezzano) realizzati da anni, mai aperti, condannati a un progressivo degrado e oggetto di una lunga battaglia della Cna abruzzese, che ha pure denunciato il caso alla Corte dei Conti. In assenza di possibili impieghi legati allo sviluppo dell’intermodalità, potrebbero così essere messi sul mercato, nel caso in cui aziende private manifestassero un concreto interesse al loro utilizzo o di loro singole parti. E sempre a proposito di trasporti, il presidente della Regione ha promesso di rivedere l’entità dei diversi balzelli aggiuntivi, imposti dalla Regione, che gravano sul mondo dell’autotrasporto abruzzese (come nel caso del bollo auto), rendendolo meno competitivo nei confronti della concorrenza di altre regioni.

In tema di credito, il Governatore ha annunciato la sua intenzione, d’intesa con l’assessorato alle Attività produttive – ma solo dopo un’attenta ricognizione dei fondi non spesi – di mettere a disposizione del mondo delle imprese la somma recuperata: «Ma dovrà trattarsi – ha scandito – di una cifra fortemente significativa, penso intorno ai 50 milioni di euro». Ancora, il presidente della Regione, ha annunciato la sua lotta senza quartiere alle lentezze della burocrazia regionale: «Ma si tratta – ha ammonito – di una macchina che negli anni è stata abbandonata al suo destino».

 

 

5/3/2015