Giulianova, In rilievo

Giulianova. Comune: diversamente abili. Il sindaco esorta il presidente dell’Ente Porto a sostenere il progetto “Vela senza barriere” del Circolo Nautico.

 

 

Il sindaco Francesco Mastromauro scende in campo per sostenere il progetto “Vela senza barriere” del Circolo Nautico “Vincenzo Migliori”, teso a rendere il porto di Giulianova l’unico in Abruzzo dotato di attrezzature idonee per consentire alle persone diversamente abili di poter accedere alla pratica degli sport velici o del diporto nautico.

Si tratta di un progetto di grande importanza, offerto gratuitamente e con rara sensibilità da parte del Circolo Nautico, che assicurerebbe in generale a Giulianova, e in particolare alla struttura portuale cittadina, un servizio in grado di valorizzare concretamente una ricchezza umana spesso poco considerata. Oltretutto – dichiara il sindaco – aggiungendosi a realtà e realizzazioni, come l’Amicacci, il Lido Fand, la Piccola Opera Charitas e la sede dell’ANFASS, che fanno di Giulianova una delle città abruzzesi più attente e all’avanguardia nei confronti dei diversamente abili. Ho pertanto inviato una nota a Paolo Vasanella, presidente dell’Ente Porto, il cui supporto all’iniziativa è fondamentale, affinché si attivi per fare uscire dalle sabbie mobili il progetto, che pure aveva ricevuto dal precedente presidente, Pierangelo Guidobaldi, il più ampio apprezzamento. Per fare in modo che “Vela senza barriere” possa realizzarsi è infatti necessario che l’Ente Porto metta a disposizione il pontile attualmente occupato da 13 posti barca. Nonostante le sollecitazioni del Circolo Nautico, trasmesse il 12 febbraio e il successivo 22 marzo 2014, l’Ente Porto, a parte una generica promessa di interessamento del 17 giugno seguente, è rimasto singolarmente muto e comunque inoperoso. Ora mi attendo una risposta chiara ed univoca da parte del presidente Vasanella, il quale spero farà pendere la bilancia a favore di un servizio di grandissima utilità sociale  in grado di fare del nostro scalo portuale un ‘unicum’ in Abruzzo rispetto alla preoccupazione di dover rinunciare a 13 posti barca”.            

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