Già in occasione della “rottamazione” della Julia Reti avevamo sollevato il problema; crediamo, infatti, che sia stata persa l’occasione per far sì che il patrimonio della rete di distribuzione del metano di Giulianova potesse garantire utili al Comune ancora per un po’ di anni.
Le scelte e la gestione dei beni appartenenti a qualsiasi titolo al Comune devono essere dettate da criteri di economicità, efficacia, pubblicità, imparzialità e trasparenza, con il fine di garantire entrate all’Ente.
Per questa ragione di fondo pensiamo che sia un errore volere la vendita di Julia Servizi, che rappresenta un buon esempio di società a intero capitale pubblico complessivamente sana, che dà utili e garantisce opportunità di lavoro a numerosi cittadini ( ricordiamo il giudizio positivo espresso nella Relazione Cottarelli).
Peraltro, per il momento, le norme non danno indicazioni nette e perentorie in tale direzione, né tantomeno prevedono sanzioni per chi fa scelte diverse dall’alienazione.
Dobbiamo, però, prendere atto che le affermazioni e le prese di posizioni del Sindaco appaiono più realiste del re e svelano chiaramente la sua volontà: intende vendere la Julia Servizi, perciò va alla ricerca di tutti gli appigli per poterlo fare.
L’interesse del Comune, invece, dovrebbe essere esattamente l’opposto: riconoscere, anche in prospettiva, il valore della Julia Servizi (con i suoi cospicui utili annuali, la sua gestione attenta agli utenti, i numerosi posti di lavoro garantiti) e, per questo, volerla tenere e potenziare utilizzando tutte le strade a disposizione per riuscirci.
Quindi, con toni pacati e metodi democratici, l’amministrazione comunale dovrebbe avviare una riflessione politica e tecnica a tutto tondo sulla problematica, coinvolgendo tutte le forze presenti in Consiglio Comunale e gli esperti veramente in grado di far conseguire il risultato di conservare al patrimonio pubblico giuliese la Julia Servizi .
Così, finora, non è stato, ad osservare le scomposte esternazioni del Sindaco nei giorni scorsi, dopo essere stato lui stesso a presentare come ineluttabile la vendita qualche giorno prima, con un intervento alla radio.
E, allora, ci chiediamo: perché torna la scelta della vendita? Diciamo torna perché la si stava già tentando nel 2010 quando il consigliere del Cittadino Governante Franco Arborettti lo rivelò e difese con successo la Julia Servizi in Consiglio Comunale.
Forse perché il Bilancio comunale del 2015 non raggiunge il pareggio? O non riesce a rispettare il Patto di stabilità? O forse perché si deve fare rapidamente cassa, e fanno gola gli oltre 5 milioni di euro ottenuti dal Comune di Francavilla con una operazione simile per un’azienda più piccola?
O magari perché servono soldi per mettere in campo una “sparata” di opere pubbliche, magari inutili e malfatte, in vista della futura campagna elettorale personale del sindaco per il parlamento?
Per i cittadini di Giulianova il patrimonio pubblico costruito nel tempo, grazie alla pratica del buongoverno di amministratori lungimiranti, ha un valore irrinunciabile e scelte irreversibili, come la vendita, non possono rispondere a necessità di bilancio o di ambizioni elettoralistiche personali. Amministrare una città, infatti, significa anche garantirne le prospettive e noi crediamo che la Julia Servizi, nel futuro di Giulianova, debba continuare a garantire entrate, buoni servizi e lavoro. Per le stesse ragioni difendemmo vittoriosamente la Farmacia comunale. Oggi difendiamo, con forza, la Julia Servizi perché, ancora una volta, conviene a Giulianova e ai Giuliesi.
Giulianova 20.03.15
Il Cittadino Governante
associazione di cultura politica