Melilla: Interrogazione su Ville storiche di Roseto degli Abruzzi

 

 

Premesso che:

la Legge della Regione Abruzzo n. 49/2012 -emanata in attuazione dell’art. 5, comma 9, del D,L. 13.05.2011, n. 70, convertito, con modificazioni, dalla L. 12.07.2011, n. 106- ha introdotto una serie di misure dirette a “incentivare la razionalizzazione del patrimonio edilizio esistente, la promozione della riqualificazione delle aree degradate, la riqualificazione degli edifici a destinazione non residenziale dismessi o in via di dismissione o da rilocalizzare e lo sviluppo della efficienza energetica e delle fonti rinnovabili”, che si concretizzavano, per gli immobili aventi destinazione residenziale, nella possibilità di realizzare una volumetria supplementare anche previo abbattimento dell’esistente.

 

Il secondo comma dell’art. 1 della predetta L.R. n. 49/2012 stabilisce la facoltà per i comuni di avvalersi delle misure incentivanti “sulla base di specifiche valutazioni o ragioni di carattere urbanistico, edilizio, paesaggistico, ambientale, in relazione alle caratteristiche proprie delle singole zone ed al loro diverso grado di saturazione edilizia e della previsione negli strumenti urbanistici dei piani attuativi”.

 

Il Comune di Roseto degli Abruzzi (Te), con delibera consiliare n. 67 del 28.12.2012, ha recepito la disciplina prevista dalla L.R. 49/2012 stabilendo, per quel che interessa in questa sede:

a) l’applicazione delle misure premiali su tutto il territorio comunale;

b) l’esclusione dall’ambito di applicazione della delibera “degli edifici definiti di valore da specifici Decreti, dagli atti di governo del territorio o dagli strumenti urbanistici generali come individuati e contrassegnati nella TAV. 10 del vigente PRG “Carta delle preesistenze e delle Vocazioni rurali” del PRG quali abitazioni rurali di interesse ambientale, abitazioni rurali di particolare interesse architettonico e pinciaie”.

 

E’ evidente, a parere del sottoscritto interrogante, che il Comune di Roseto degli Abruzzi ha fatto un’applicazione della L.R. 49/2012 abnorme ed estensiva che consente, anche a soggetti che ne dovrebbero essere esclusi, di beneficiare degli incentivi edilizi da essa prevista.

In sostanza, il Comune di Roseto, omettendo di operare le valutazioni prescritte ed un’analitica verifica sul territorio comunale, ha consentito di riconoscere le misure premiali previste dalla L.R. n. 49/2012 anche ad aree che non presentano quelle condizioni di criticità al superamento delle quali è stata finalizzata la normativa regionale.

 

Questa evidente e macroscopica omissione ha consentito, altresì, l’abbattimento di una “villa storica”, denominata “Villa Paris”, in territorio di Roseto degli Abruzzi, e potrebbe addirittura permettere un’analoga sorte anche alle altre sedici ville storiche attualmente presenti nel suo centro abitato le quali, invece, venivano tutelate dalla precedente delibera comunale n. 5 del 23.02.2010, di recepimento della L.R. n. 16 del 19.08.2009, che, attraverso la sua allegata Tavola A, prevedeva la non applicabilità della normativa regionale in parola proprio a questa tipologia di patrimonio edilizio avente rilevanza storica.

Anche la variante PRG (adottata delibere consiliari n. 11 del 22.03.2011 e n. 12 del 24.03.2011) e successivamente ritirata (deliberazione n. 22 del 05.08.2011), aveva previsto la tutela degli immobili ad interesse e rilevanza storica.

Alla luce di quanto sopra

si chiede

– di sapere se codesto Ministero ritiene corretto il recepimento della normativa regionale e, per essa, della legislazione nazionale sopra richiamate da parte del Comune di Roseto degli Abruzzi (Te), effettuato con la delibera consiliare n. 67 del 28.12.2012, la quale, rendendo applicabile la L.R. n. 49/2012 anche alle “ville storiche”, interviene a modificare il vigente PRG della cittadina costiera che prevede per queste dimore uno specifico vincolo di tutela;

– di sapere se codesto Ministero è a conoscenza che la Soprintendenza ai BB.AA.PP. dell’Aquila si è espressa contro l’abbattimento della Villa Paris con motivazioni assolutamente condivisibili sul piano giuridico ma disattese dall’Amministrazione comunale di Roseto degli Abruzzi.

 

Qualora il Ministero dovesse condividere le presenti osservazioni,

si chiede

di sapere se e come intende intervenire presso il Comune di Roseto degli Abruzzi affinchè la delibera consiliare n. 67/2012 venga ritirata e, quindi, riformulata rispettando la lettera e lo spirito delle leggi vigenti in materia.

 

 

On. Gianni Melilla

(SEL)