Roma. INFANZIA, BRAMBILLA: “BASTA IMPROVVISAZIONE, PIANO E RISORSE ADEGUATE”

 

Tra protezione “reale” e protezione “legale” dei minorenni c’è una discrepanza che si potrà superare solo “cambiando prospettiva”, cioè mettendo le politiche per i bambini e gli adolescenti in cima all’agenda del governo e del Parlamento. Lo ha detto oggi, a Roma, l’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente della commissione parlamentare infanzia e adolescenza, a margine del convegno per il World social work day 2015 sul tema “Promuovere la dignità e il valore delle persone”.

“La discrepanza tra la realtà e il “dover essere” additato dalle leggi e dai trattati – ha ricordato la presidente On. Brambilla – è qualcosa che ci interpella tutti, ciascuno nel proprio ruolo. Ma non vi è dubbio che gli operatori del sociale, schierati in prima linea, in tutti gli ambiti e per tutto il ciclo della vita della persona, abbiano la possibilità, per così dire, di toccarla con mano e di misurarne quotidianamente le conseguenze. Per quanto riguarda il “gap” tra protezione legale e protezione reale dei diritti dei minorenni – ha proseguito – credo che potremo superarlo solo cambiando prospettiva. Rendere effettiva, sotto ogni aspetto, la tutela dei minori e dei loro diritti sarà possibile se l’Italia si deciderà a mettere il tema in cima all’agenda del governo e del Parlamento. Ci vuole qualcosa che finora non s’è visto: un Piano per l’infanzia e l’adolescenza che disegni una politica organica e verificabile a favore dei più giovani, con il superamento della frammentazione di competenze e della parcellizzazione della spesa, l’individuazione di meccanismi efficaci di coordinamento tra il livello nazionale e regionale, l’adozione di standard nazionali per l’erogazione dei servizi sociali, e – naturalmente – con risorse adeguate, distribuite secondo una programmazione pluriennale. Tutto il contrario, per intenderci, di quelle forme di improvvisazione, a volte azzeccata a volte assai meno, che finisce con l’ispirare le scelte in occasione della legge di stabilità”.