Riceviamo dall’ex Parlamentare Rapagnà
Preg.ma redazione,
Nell’ultimo numero di “Eidos” (edito a Roseto degli Abruzzi n.d.r.) il xxxxxx xxxxxx Mario Giunco, già fedele allievo dello storico xxxxxxxxx Raffaele D’Ilario, ha scritto una pagina intera fitta fitta di “diffamazioni” dedicata ad Ignazio Silone, il più grande scrittore abruzzese, la cui tragedia della sua vita è stata quella di avere prima perso ambedue i genitori con il terremoto della Marsica ed a Pescina e poi il fratello Romolo morto nella carceri fasciste: leggete quella pagina e poi vi renderete conto in xxxxx a chi xxxxxxxxxx negli anni passati, ed anche adesso che è andato in pensione, la “promozione culturale e storica” del Comune di Roseto.
Le accuse e le diffamazioni rivolte ad Ignazio Silone, non hanno alcun fondamento “storico” in quanto basate su documenti “falsificati” e testimonianze “costruite” ad arte, sia da esponenti dei servizi segreti e dell’OVRA del regime fascista e sia da alcuni suoi acerrimi nemici all’interno dell’allora PCI di Togliatti e di Stalin.
Il cosiddetto “caso Silone” , è stato chiarito e respinto da “veri e seri” storici, ed il caro Mario Giunco si dovrebbe xxxxxxxx per quello che ha scritto e per il modo in cui lo ha scritto, contraddicendo perfino se stesso e la verità accertata pur di attaccare ed offendere anche sul piano dei sentimenti e della sofferenza personale lo scrittore di “Uscita di sicurezza”, un antifascista ed un difensore della libertà e della libertà della cultura in un periodo storico in cui nell’Italia fascista quelle libertà venivano represse, anche con il carcere, il confino, la deportazione ed i campi di concentramento
lettera firmata
On. Pio Rapagnà – ex Parlamentare della Repubblica Italiana
Via Lombardia, 10
64026 Roseto degli Abruzzi
