Teramo. WWF: cosa succede alla TEAM? E cosa succederà al servizio di raccolta?
13 marzo 2015
Crisi finanziaria, esuberi, licenziamenti e giochi di potere per la nomina dei vertici aziendali: sono i temi che hanno caratterizzato il dibattito degli ultimi mesi sulla TEAM – Teramo Ambiente SpA.
Un quadro veramente desolante che delinea una situazione confusa con poche indicazioni certe su quello che sta accadendo, nonostante le ricadute sulla collettività teramana delle attività affidate a questa società.
La confusione sembra ora investire anche l’organizzazione del servizio di raccolta dei rifiuti che, leggendo le notizie riportate dalla stampa, dovrebbe subire cambiamenti in tempi abbastanza rapidi.
Il servizio di raccolta porta a porta, che ha consentito a Teramo di raggiungere alte percentuali di raccolta differenza (oltre il 60%), sembrerebbe destinato ad essere rivisto con l’introduzione di un non precisato servizio di prossimità.
Le motivazioni alla base di queste modifiche sarebbero da ricercare nella volontà di risparmiare sui costi di gestione. Così facendo, però, si scaricano gli effetti della gestione aziendale sull’ambiente e sui cittadini che vedrebbero modificare forse l’unica misura efficiente dal punto di vista ambientale adottata a Teramo.
Il WWF teme che si voglia tornare indietro sulla raccolta differenziata in città, vanificando l’impegno dei teramani che hanno dimostrato di essere perfettamente in grado di fare la differenziata al pari di tante altre comunità virtuose.
E anzi sarebbe bene approntare un più efficace sistema di repressione nei confronti di quei pochi che continuano a sporcare i fossi e gli argini di alcune strade cittadine abbandonando rifiuti di ogni sorta con conseguente aggravio dei costi di gestione.
È noto poi che la Regione Abruzzo ha finanziato con 428.571,43 euro lo sviluppo delle raccolte differenziate del Comune di Teramo. Ci chiediamo se l’ipotizzato nuovo sistema di raccolta sia coerente con il progetto presentato e finanziato dalla Regione.
Il sistema di raccolta porta a porta è l’unico che riesce ad assicurare alte quantità e buona qualità di rifiuti raccolti in maniera differenziata. La buona qualità del materiale raccolto è fondamentale per poterlo avviare a riciclo, ricavandone così anche dei proventi o con la vendita sul libero mercato o entrando nel sistema di gestione del CONAI (Consorzio Nazionale Imballaggi) che, attraverso un sistema convenzionale, riconosce ai Comuni corrispettivi economici per i rifiuti differenziati.
La raccolta differenziata spinta consente poi di diminuire i costi dei conferimenti in discarica e permette il conferimento gratuito nelle piattaforme di recupero del materiale.
Del resto affermare che da quando è arrivata la raccolta differenziata sia aumentato il costo del servizio per i cittadini non è assolutamente corretto. Non si tiene conto, infatti, che la città di Teramo per anni nel passato ha pagato poco il conferimento nella discarca “La Torre” perché la stessa veniva gestita in maniera tale da rappresentare una vera e propria bomba ecologica come dimostrò la frana del 2006. Una gestione scriteriata che ha forse fatto risparmiare soldi nella gestione, ma i cui danni vengono poi scaricati sulla collettività sia dal punto di vista ambientale, sia dal punto di vista economico con la messa in sicurezza e la bonifica del sito.
Oggi il conferimento in discarica avrebbe dei costi molto più alti e sicuramente il sistema precedente all’introduzione del porta a porta, quando Teramo aveva percentuali di raccolta differenziata intorno al 15%, comporterebbe ulteriori aumenti.
Il WWF chiede che almeno le decisioni sulla gestione del servizio della TEAM non vengano prese come quelle sui vertici aziendali della Società in qualche segreta stanza, ma alla luce del sole, in maniera trasparente e partecipata attraverso un confronto aperto che consenta di comprendere opzioni, costi e modalità.
Non si può al riguardo non segnalare la mancanza di informazioni sui siti web della TEAM e del Comune stesso, sia sui dati di raccolta (in particolare gli aggiornamenti sulle percentuali di raccolta differenziata), sia sui dati economici, costi del servizio, costi dello smaltimento e trasporto dei differenti conferimenti agli impianti e dei corrispettivi CONAI. Tutti questi dati sono in possesso sia della TEAM che del Comune e dovrebbero essere messi a disposizione di tutti, non solo per le leggi sulla trasparenza amministrativa, ma anche per far comprendere meglio le ragioni di ogni singola scelta.