Il Parco Nazionale Gran Sasso – Laga contrario alla soppressione del Corpo Forestale dello Stato

 

 

Assergi 01/04/2015 – L’ipotesi di soppressione del Corpo Forestale dello Stato, prevista dal Governo nel disegno di legge delega sulle semplificazioni amministrative, costituisce una preoccupante prospettiva per l’Ente Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, poiché comporterebbe il venir meno di un servizio di cruciale importanza, quello della sorveglianza, che la Legge 394, istitutiva delle aree protette, attribuisce al Corpo Forestale dello Stato.

 

«Qualora tale ipotesi si concretizzasse – ha dichiarato il Presidente dell’Ente, Arturo Diaconale – il Parco vedrebbe messo a rischio non soltanto quel costante e qualificato servizio di tutela e di difesa del territorio dai reati contro l’ambiente che viene garantito dal CTA (Coordinamento Territoriale per l’Ambiente) del Parco, ma anche un partner prestigioso di progetti come Life “Pluto” che, raccogliendo l’eredità del precedente progetto Life “Antitodo”, è impegnato ad attuare una strategia nazionale contro l’uso del veleno con l’istituzione di unità cinofile opportunamente addestrate».

 

Il Coordinamento Territoriale per l’Ambiente del Corpo Forestale dello Stato di Assergi, coordinando l’attività di 16 comandi stazione con circoscrizione territoriale, oltre a svolgere le funzioni proprie del Corpo Forestale dello Stato, è impegnato in un capillare servizio di controllo sui reati ambientali: dall’abusivismo edilizio all’abbandono dei rifiuti, dal taglio abusivo dei boschi al bracconaggio, ma anche nella protezione della flora spontanea e nel servizio antincendio boschivo, collaborando ad attività dell’Ente quali il monitoraggio e il censimento della fauna protetta, il controllo dei flussi turistici, la stima dei danni da fauna selvatica al patrimonio agricolo e zootecnico e tanto altro ancora.

 

Esprimendo dunque piena solidarietà al Corpo Forestale dello Stato, così come al personale del CTA del Parco e al suo responsabile Dott. Carlo Console, ed auspicando che sia scongiurata l’eventualità di una soppressione, il Presidente Diaconale ha annunciato che chiederà al Consiglio Direttivo dell’Ente, nella seduta del prossimo 9 aprile, di deliberare il proprio orientamento a favore del mantenimento del Corpo dello Stato da inviare agli organi di competenza.