Il M5S, accanto ai cittadini del Comitato Pro Filanda e all’associazione Italia Nostra, torna nuovamente a sollecitare un intervento del Sindaco Alessandrini per evitare l’imminente abbattimento di uno degli edifici simbolo della storia del lavoro e dei lavoratori di Pescara, noto come “Filanda Giammaria”.
Il patrimonio storico, duramente minacciato a seguito della sentenza del TAR che ha eliminato con un colpo di spugna ogni forma di tutela sugli edifici storici, sta per perdere, dopo la Centrale del latte, un altro gioiello della città, trascurato in tutti questi anni e destinato all’abbattimento dalla superficialità di amministratori che nel corso degli anni si sono susseguiti alla guida della città.
Non appena qualche settimana fa, durante il corso di una riunione, proprio dedicata al salvataggio della Filanda Giammaria, l’assessore Santavenere aveva garantito che tutto il procedimento e gli atti allegati al comparto 5.13/B, nel quale è presente l’edificio della ex Filanda, fossero perfettamente regolari, rinunciando anche alla possibilità di revisione della documentazione e dei progetti per la verifica di eventuali errori o omissioni di sorta.
Ma da un accesso agli atti della consigliera pentastellata Erika Alessandrini sui fascicoli legati al Piano Urbanistico Esecutivo 5.13/B, che prevede appunto l’abbattimento della Filanda e la costruzione di 2 palazzine residenziali, sono emersi elementi che determinerebbero un errato calcolo delle volumetrie realizzabili.
“Esistono delle incongruenze” – afferma la Alessandrini – “tra le superfici dello stato di fatto e le volumetrie di progetto, per il calcolo delle quali sono state considerate delle strutture non recuperabili. In più, in base all’articolo l’art.34 comma 5 delle NTA del PRG di Pescara, si sarebbe dovuta applicare una riduzione di volumetria di circa 680 mc, che non è stata applicata. Il Permesso di Costruire, in sostanza, permette di realizzare più volumetria di quanto sarebbe possibile per legge, rendendo quindila nuova costruzione un vero e proprio abuso edilizio.”
I grillini, dopo aver chiesto ripetutamente, ma senza alcun esito, una revisione straordinaria della pratica urbanistica, sono tornati nuovamente all’attacco ed hanno inviato una lettera appello al Sindaco e all’assessore Santavenere in cui descrivono punto per punto le anomalie riscontrate e sollecitano un’azione concreta da parte dell’amministrazione.
“Considerata l’inconsistenza degli atti posti in essere sul tema della “Filanda” da questa Amministrazione e dalla struttura tecnica” – prosegue la pentastellata – chiediamo al Sindaco di procedere al più presto ad emanare un’ordinanza di sospensione dei lavori in modo da attivare un’immediata verifica del progetto, realizzabile in poche ore di lavoro dei tecnici del settore urbanistica”.
Appelli a verificare i fascicoli sono stati ripetutamente rivolti a tutti gli interessati, ma l’Amministrazione Comunale ha risposto con vane promesse, senza nessun atto concreto. Speriamo in un ultimo sussulto degli attuali amministratori della città, perché se la Filanda dovesse scomparire, più delle ruspe sarebbero state la loro superficialità e la loro ignavia ad abbattere un altro pezzo della storia di Pescara.
M5S Pescara