L’interruzione dell’adduttrice sud delle acque fognarie al depuratore di Pescara, avvenuta a seguito del cedimento del muro di contenimento dell’asse attrezzato, comporta che una parte consistente dei liquami che provengono dalla parte sud della città non possano essere trattati dall’impianto e debbano essere sversati, temporaneamente, nel fiume Pescara.
La riconnessione della fogna al depuratore è pertanto affrontata con priorità, non solo per riportare al trattamento le acque reflue, ma anche per evitare che il protrarsi dello stato di “non alimentazione” dei fanghi attivi del depuratore possa pregiudicarne l’efficienza nella funzionalità in quanto, qualora dovesse verificarsi tale evenienza, ripristinare le condizioni di normalità richiederebbe tempi piuttosto lunghi (probabilmente qualche mese).
In considerazione della stagione balneare ancora lontana per le condizioni metereologiche avverse e del breve tempo necessario per riconnettere la fogna al depuratore (riattando provvisoriamente una condotta interrata esistente), la Direzione Arta ha disposto la sospensione del programma di monitoraggio della qualità delle acque di balneazione lungo il litorale pescarese potenzialmente interessato dall’immissione delle acque fluviali.
La riconnessione della fogna al depuratore è pertanto affrontata con priorità, non solo per riportare al trattamento le acque reflue, ma anche per evitare che il protrarsi dello stato di “non alimentazione” dei fanghi attivi del depuratore possa pregiudicarne l’efficienza nella funzionalità in quanto, qualora dovesse verificarsi tale evenienza, ripristinare le condizioni di normalità richiederebbe tempi piuttosto lunghi (probabilmente qualche mese).
In considerazione della stagione balneare ancora lontana per le condizioni metereologiche avverse e del breve tempo necessario per riconnettere la fogna al depuratore (riattando provvisoriamente una condotta interrata esistente), la Direzione Arta ha disposto la sospensione del programma di monitoraggio della qualità delle acque di balneazione lungo il litorale pescarese potenzialmente interessato dall’immissione delle acque fluviali.
Il provvedimento è legittimato dalla legge che regola il monitoraggio delle acque di balneazione (D.lgs. 116/2008 che attua la direttiva europea2006/7/CE): l’art. 5 prevede infatti che “il programma di monitoraggio può essere sospeso e viene ripreso appena possibile, dopo il termine della situazione anomala, prelevando nuovi campioni in sostituzione di quelli mancanti a seguito della situazione anomala”.
Si precisa che per “situazione anomala” la stessa legge intende “un evento o una combinazione di eventi che impattano sulla qualità delle acque di balneazione nella zona in questione e il cui verificarsi è previsto in media non più di una volta ogni quattro anni”.
L’Arta segue costantemente lo svolgersi degli eventi e renderà pubblica ogni variazione d’interesse ambientale che dovesse prodursi nei giorni a seguire.
Si precisa che per “situazione anomala” la stessa legge intende “un evento o una combinazione di eventi che impattano sulla qualità delle acque di balneazione nella zona in questione e il cui verificarsi è previsto in media non più di una volta ogni quattro anni”.
L’Arta segue costantemente lo svolgersi degli eventi e renderà pubblica ogni variazione d’interesse ambientale che dovesse prodursi nei giorni a seguire.
Nella restante parte del litorale abruzzese e al lago di Scanno l’Agenzia effettuerà i controlli delle acque di balneazione a partire da lunedì prossimo, 13 aprile, secondo il calendario già stabilito in base alla delibera di giunta regionale n. 157 del 4/3/2015. Gli esiti delle analisi, non appena validati, saranno visualizzabili sul sito attraverso l’ applicazione web realizzata dagli informatici dell’Arta.