La sinistra rosetana, in collaborazione con quella regionale, sembra essersi parzialmente destata dal torpore amministrativo accorgendosi, come d’incanto, del problema Tordino e dell’erosione della discarica di Contrada Frischia. Assistiamo al solito teatrino a cui i cittadini sono oramai abituati: convegni, passerelle, pose fotografiche rurali e roboanti annunci di corposi stanziamenti per future soluzioni tampone del problema. Un atteggiamento patetico sotto tanti aspetti, a cominciare dal fatto che l’incredibile problema della discarica di Contrada Frischia, ha chiari responsabili proprio in quel mondo politico che oggi propone soluzioni tampone dopo oltre 35 anni di connivente silenzio.
Vorremmo ricordare a coloro che oggi si ergono attori piu che politici, di studiare in maniera compiuta i problemi di tutte le discariche e del dissesto idrogeologico dei siti rosetani: esistono altre 4 discariche, censite e documentate da Regione Abruzzo con alti livelli di pericolosità ambientale , in contrada Frischia , contrada Magnone, contrada Cortino (queste 3 in piena Riserva del Borsacchio!) e lungo l’argine nord del fiume Vomano.
Sarebbe quindi auspicabile non solo dissipare denari in interventi “cerotto” che peraltro sono solo annunciati, ma proporre un piano di intervento completo e definitivo che risolva alla radice i collegati problemi di dissesto e inquinamento nel nostro comune. Infatti le discariche censite sono tutte posizionate scelleratamente nelle immediate vicinanze di corsi d’acqua, oltre il conosciuto Tordino, come il fiume Vomano e il torrente Borsacchio con le immediate negative influenze e ripercussioni sulle coste rosetane. La storia racconta già di sversamenti di percolato in piena Riserva del Borsacchio, di cedimenti e di altre erosioni fluviali, e se questa non è conosciuta e ricordata è colpa di una politica deficitaria,lontana dal territorio e sostanzialmente impreparata, abituata a guardare solo dopo decenni la polvere, che essa stessa ha nascosto sotto il proprio tappeto.
NCS Roseto quindi propone di mettere a punto un piano generale di intervento, finanziabile con fondi europei per l’ambiente, che preveda la bonifica integrale delle discariche pericolose con la successiva ripascimentazione artificiale e messa in sicurezza degli ambienti torrentizi e fluviali. Solo in questo modo si potrà parlare di “regione veloce”, di “fiumi belli e godibili” (ndr. campagna elettorale D’Alfonso), di reale risposta nel rispetto del territorio alle esigenze della comunità rosetana che non dimentichiamolo, ricava dal turismo balneare importanti fondamenti economici. Tutto il resto visto e letto in questi giorni non è altro che pura propaganda di vecchia politica, di una Regione lentissima che fa passerella dopo un anno con i suoi assessori e consiglieri e che invece, come asserito da un cittadino di contrada Frischia, dovrebbero indossare gli stivaloni 365 giorni l’anno!
Roseto degli Abruzzi, 29.04.2015