L’Ufficio Diocesano Comunicazioni Sociali
Organizzano due importanti eventi culturali
in preparazione al Convegno Nazionale Ecclesiale
Firenze 9-13 Novembre 2015
“RISCOPRIAMO L’UMANESIMO CRISTIANO”
Teramo 22Aprile e 22 Maggio 2015
Sala del Vescovado – Ore 16,30
In vista del grande Convegno Ecclesiale di Firenze (9-13 novembre 2015), un appuntamento celebrato a metà percorso del decennio come momento di approfondimento e verifica delle Indicazioni pastorali del Decennio: 2010-2020 “Educare alla vita buona del Vangelo”, l’Ufficio per l’Evangelizzazione della Cultura, il Centro Ricerche Personaliste – Salotto Culturale 2015, l’Ufficio Diocesano Comunicazioni Sociali, organizzano due appuntamenti culturali sul tema “Riscopriamo l’umanesimo cristiano”, che si svolgeranno a Teramo presso la Sala del Vescovado, alle ore 16,30.
Il primo incontro, programmato per il 22 Aprile, prevede due interventi: Don Emilio De Dominicis (Università di Macerata) sul tema “Dall’umanesimo classico all’umanesimo cristiano” e Maurizio Schoepflin (ISSR Apollinare Roma) sul tema “L’Umanesimo personalista di E. Mounier”.
Il secondo incontro, in programma per il 22 Maggio, verterà sul tema “L’umanesimo cristiano di Paul Ricoeur a dieci anni dalla morte”. Intervengono Francesca Brezzi (Università di Roma Tre). e Daniella Iannotta (Università di Roma Tre). Introduzione a cura di Giovanni Giorgio (Università Lateranense e ITAM, Chieti).
Gli incontri saranno presieduti dal vescovo Diocesano, Mons. Michele Seccia.
G.M.
Scheda di approfondimento
LE RAGIONI DI UNA SCELTA
Il vero nocciolo della questione “umanesimo” è di tipo culturale e spirituale dato che la dispersione del singolo e delle sue intenzioni non garantisce l’affermazione dei valori umani. Il sistema è autoreferenziale e si autoregola rivelando la sua manchevolezza, perché non tutto è pensabile in termini di funzionalità e di autoreferenzialità interna, pena l’essere disfunzionale a se stesso, proprio per la esclusione del mondo della vita, dell’affettività e della spiritualità.
E’ una necessità dello stesso sistema economico-politico, per la sua stessa autoregolazione, concepirsi a servizio dell’umano. Ma ci vuole un “gusto per l’umano”, per “leggere i segni dei tempi e parlare il linguaggio dell’amore”. L’opzione di fondo della Traccia per Firenze: “Partire dalle testimonianze che sono esperienza vissuta della fede cristiana e che si sono tradotte in spazi di ‘vita buona del Vangelo’ per la società intera”.
Dopo anni di studio (1985-2015) il Centro Ricerche Personaliste di Teramo su sollecitazione degli Uffici Diocesani della cultura e della comunicazione sociale e su invito della intera Diocesi di Teramo-Atri ha trovato nella scelta del tema per il 5° Convegno Ecclesiale Nazionale a Firenze, 9-13 novembre 2015, “IL NUOVO UMANESIMO”, una sintonia di obiettivi e di metodo. Con questo spirito la Diocesi di Teramo Atri, tenendo conto dell’esperienza vissuta dal gruppo della rivista “Prospettiva Persona” ha inteso prepararsi per l’evento di Firenze con due appuntamenti di ordine culturale legati a due maestri del Novecento che hanno impregnato la cultura cattolica e laica in senso umanista di tipo personalista e comunitario.
E. Mounier nel primo appuntamento del 22 aprile 2015 e Paul Ricoeur in quello del 22 maggio 2015 (10 anni dalla morte del filosofo) sono gli autori scelti per una rilettura contemporanea dell’umanesimo di ispirazione cristiana adatto come proposta di valori anche per i non credenti.
Il 22 aprile 2015 quindi, dopo la presentazione del vescovo Michele Seccia dell’evento di Firenze 2015 e sulla necessità di prepararsi ad esso, l’attenzione verrà centrata su una tematica preliminare: Dall’umanesimo “classico” (Aristotele e Tommaso) all’umanesimo cristiano (prof. Emilio De Dominicis dell’ Univ. di Macerata). Il compito di presentare l’approfondimento sull’umanesimo personalista di Mounier (prof. Maurizio Schoepflin, ISSR S. Apollinare di Roma) farà perno sul tema della persona, «capacità d’apertura infinita» e di generare il movimento dell’essere verso i più profondi legami della comunione. L’io e il tu generano continuamente l’essere della comunità-persona nella quale si riconosce all’amore la possibilità rivelatrice di ogni relazione, incentrata sull’amore e il cui balbettio incerto e spesso impreciso è preferibile alla chiarezza cartesiana di una filosofia della riflessione e della soggettività.
Conferma Mounier: «Un pensiero che pone l’amore nel cuore del mondo lo pone nel cuore della filosofia, e la filosofia orientata da due secoli sulla produzione delle idee, ne deve essere profondamente rinnovata. Che sia offerto a una riflessione sull’amore uno sforzo tanto considerevole quanto quello che e stato dato alla riflessione sulla conoscenza e, a fortiori, a quello che si è rivolto all’invenzione tecnica».
Senza dignità della persona e di tutte le persone non ci può essere alcun umanesimo cristiano o laico che sia.