CHIACCHIERATA CON DON ENZO MANES, PARROCO DI TORRICELLA SICURA

CHIACCHIERATA CON DON ENZO MANES, PARROCO DI TORRICELLA SICURA

 

Don Enzo Manes
Don Enzo Manes

Da diversi decenni a questa parte, stiamo assistendo ad un calo vertiginoso delle vocazioni sacerdotali ed è difficile stabilirne una causa. Tante Parrocchie, per quanto riguarda la nostra Diocesi di Teramo – Atri, risultano vacanti e i pochi sacerdoti rimasti – perlopiù anziani – sono costretti a servire più Parrocchie, barcamenandosi alla meno peggio. In compenso, però, negli ultimi tempi abbiamo visto fiorire, sempre per quanto riguarda il nostro territorio, diversi neosacerdoti maturi, cioè coloro i quali hanno percepito la chiamata interiore tardiva. Don Vincenzo Manes, per tutti don Enzo, è uno di loro. Pugliese, nato a San Giovanni Rotondo 41 anni fa, è stato ordinato sacerdote a Teramo lo scorso 19 luglio, il giorno successivo ha celebrato la sua Prima Messa nella Chiesa del Cuore Immacolato di Maria ed è Parroco, dal 20 settembre 2014, di Torricella Sicura, Piano Grande e Villa Tofo. Lo abbiamo incontrato, dopo i suoi primi otto mesi di parrocato, per un’amichevole chiacchierata, sotto l’ombra del campanile di San Paolo Apostolo, e questo è quello che ne è venuto fuori.

 

Caro don Enzo, ci puoi raccontare un po’ quando hai sentito la Vocazione?

 

Quando ero studente all’università a Roma ho preso coscienza della bellezza della chiamata ad essere membro della Chiesa, battezzato e figlio di Dio. Sono stato affascinato dalla figura di Gesù che emergeva dalla lettura del Vangelo e dalla bellezza della parola di Dio. Durante gli anni del mio lavoro a Roma ho percepito chiaramente che Dio mi chiamava a donare la mia vita, in una forma di particolare consacrazione. All’inizio pensavo alla vita consacrata, poi ho capito meglio: la vita diocesana. Per questo ho cominciato il mio percorso vocazionale in una comunità religiosa, ma poi sono diventato prete diocesano.

 

C’è qualche episodio particolare che ti ha orientato verso questa decisione?

 

La gioia che provavo nel testimoniare la mia fede agli altri. E vedere come il Vangelo cambia i cuori della gente e li porta a vivere la loro vita con una gioia e un coraggio diversi da quelli che propone la maggior parte della nostra società.

 

So che hai anche una sorella più piccola di te (laica consacrata, affermata biblista e cantautrice nonché collaboratrice de L’Araldo ndr) anche lei ha contribuito a questa tua scelta?

 

Penso che mia sorella abbia contribuito attraverso la sua testimonianza di fede e anche la sua preghiera nei miei confronti. Credo che anche i valori ricevuti dai miei genitori sono stati un terreno favorevole per lo sviluppo della mia vocazione.

 

Secondo te a cosa è dovuta, chiamiamola così, questa crisi vocazionale? E’ un problema che parte

da lontano?

 

La crisi vocazionale fa parte della crisi dei valori di cui è affetta la nostra società e anche della crisi demografica. Spero che avere meno preti significhi, allo stesso tempo, averne di più motivati!

 

 

Come ti sei trovato a Torricella Sicura?

 

Torricella è una cittadina molto accogliente e simpatica. La trovo sufficientemente aperta agli stimoli esterni e, allo stesso tempo, conserva i valori positivi della nostra cultura. Essere parroco significa – per me – camminare insieme a tutti come fratelli nella conoscenza e nell’amore del Signore. Essere accolto nella Parrocchia di San Paolo Apostolo è stato un segno significativo per me, perché San Paolo è un santo che amo molto e che è, per me, fonte di ispirazione e coraggio apostolico.

 

Pietro Serrani