Le dichiarazioni con cui il “sottosegretario” Camillo D’Alessandro ha reagito allo sciopero del trasporto pubblico indetto dalla Filt-Cgil e dalla UGL sono ridicole e arroganti.
Camillo ha definito “pretestuoso” lo sciopero e poi ha attaccato i “privilegi” dei lavoratori del trasporto pubblico.
Faccio presente all’imitatore di Luciano D’Alfonso che prima di occuparsi dei presunti privilegi dei lavoratori dovrebbe occuparsi dei propri.
Con la retribuzione che prende Camillo con quale faccia offende i lavoratori con questo tono? Da quale pulpito arriva la predica moralizzatrice!?
Camillo metta su internet quanto riceve mensilmente così i lavoratori e i cittadini potranno verificare differenze.
Luciano D’Alfonso e i suoi consiglieri e assessori comincino loro a dare il buon esempio tagliandosi la retribuzione complessiva come avevano promesso in campagna elettorale.
Avevano detto che avrebbero equiparato la retribuzione a quella del sindaco della città capoluogo cioè a circa 5.000 euro lordi. Passate le elezioni invece di tagliarsi lo stipendio hanno tagliato i fondi al trasporto pubblico, tagli che non avevano annunciato in campagna elettorale durante i confronti con i sindacati dei trasporti. Non mi pare dunque che Camillo D’Alessandro sia nelle condizioni morali di fare prediche ai lavoratori.
Maurizio Acerbo, Rifondazione Comunista