Atri. PD: Il nostro coraggio, la nostra indipendenza intellettuale, la nostra giusta posizione politica sui temi controversi della sanità abruzzese e locale, non hanno bisogno sicuramente di difesa.

 

Abbiamo ampiamente dimostrato,  ieri e oggi, che siamo pronti a dissentire e a lottare anche quando i nostri amministratori regionali, a nostro avviso, sbagliano.  Altri non l’hanno fatto.

Il silenzio assordante dei tanti, di fronte allo smantellamento sistematico dei reparti del nostro Ospedale, in passato, lo abbiamo ancora nelle orecchie.

Rivendicare questa semplice realtà, certo non ci accontenta. Ribadiamo, perciò la nostra contrarietà alla chiusura del punto nascita poiché esso ha tutti i parametri conformi, compresa la sicurezza  ed esigiamo una svolta rispetto alla politica sanitaria del passato che ha già menomato fortemente il nostro Ospedale. E’ per questo che chiediamo, con forza, ai nostri amministratori regionali, di farci sapere qual è la vera riforma che hanno in mente, qual è il piano strategico che, non solo risana il settore, ma ci fa fare quel salto decisivo in avanti sulla qualità del servizio e sulla sicurezza.

Se ci spiegassero, e non solo a noi, ma a tutti gli atriani e a tutti gli abruzzesi, il senso di questi tagli;  se tutto fosse volto a una riforma realmente strategica, ove per tutti i territori e  le strutture, ci fossero  dei compiti e delle funzioni precise ed equilibrate, noi saremmo pronti a discutere e a confrontarci con tutti.

Riproponiamo perciò questa nostra richiesta, rivolgendo un appello alle Istituzioni, ai Partiti, ai Sindacati ed alle Associazioni perché questa giusta lotta, sia condotta nella massima unità possibile per avere la forza d’urto necessaria per vincere, rifuggendo il localismo e altre scorciatoie che rovinano il percorso.

Per questi motivi, non abbiamo apprezzato l’ennesima uscita del Sindaco contro il PD, su questi temi.

Come al solito, invece di rispondere nel merito sui temi amministrativi che noi denunciamo, si diletta “a sviare le indagini”, non svolgendo appieno quelle funzioni proprie di un primo cittadino che ha a cuore le sorti della città, ricercando sui grandi temi, quelle convergenze e quella forza che è necessaria per vincere insieme le battaglie.

Così quest’ atteggiamento “furbesco” è, secondo noi,  dannoso perché sta da tempo relegando la nostra Città ad un ruolo marginale, isolandola così dalle scelte importanti che saranno fatte.

Noi questo non lo consentiremo.

 

 

Il capogruppo consiliare del PD

Alfonso Prosperi