Il divieto di pascolo nei comuni della Marsica contestato con dichiarazioni demagogiche e senza fondamento. Affrontare insieme l’emergenza per risolverla con il minimo dei danni, questa l’indicazione responsabile delle associazioni.
Dopo le dichiarazioni di Concezio Di Gasbarro, Presidente di Confagricoltura Abruzzo, che non fanno che confermare la giustezza del provvedimento preso dalla Regione se anche lui si è finalmente accorto del danno che “l’operato poco virtuoso di qualche mandriano più o meno locale” ha arrecato ed arreca agli allevatori che rispettano le regole, ora è la volta di Alberto Bertinelli, direttore di Coldiretti Abruzzo, che rilascia alla stampa una dichiarazione che è un campionario di inesattezze che dimostra con quanta superficialità la sua organizzazione abbia trattato il problema dei pascoli marsicani infetti dalla TBC bovina, problema che ha costretto la Regione Abruzzo a prendere un provvedimento di blocco temporaneo dell’attività pascoliva, ancorché limitato ad alcune aree.
“Un divieto scaturito in seguito alle richieste di una associazione ambientalista per garantire la salvaguardia dell’orso marsicano…” afferma Bertinelli…. Ci dispiace contraddire il Direttore di Coldiretti, ma le associazioni ambientaliste tutte hanno solo appoggiato una richiesta partita dal Ministero della Salute sin dal Giugno 2014 e poi reiterata dal Parco d’Abruzzo, Lazio e Molise e dal Ministero dell’Ambiente. Ritiene Bertinelli tali Enti in grado di giudicare lo stato dei fatti o dovremmo invece fidarci della sua opinione?
“Il contagio dell’orso è stato attribuito ai bovini in modo strumentale e pretestuoso …” dice Bertinelli. Peccato che le analisi abbiano stabilito che il batterio che ha causato la morte dell’orso sia lo stesso isolato in un vacca morta nel 2012 nella stessa zona e nei successivi capi risultati positivi alla TBC e abbattuti dopo gli ampi controlli che la ASL è finalmente riuscita a fare su una mandria che ha vagato incontrollata per almeno 2 anni.
“La fauna selvatica e in particolare i cinghiali…” secondo Bertinelli sarebbero il serbatoio della malattia, se anche così fosse, nonostante la stessa ISPRA lo abbia escluso, è appunto per accertare qual è lo stato sanitario della fauna in quella zona che la delibera della regione prevede la creazione di un Comitato regionale per la sorveglianza sanitaria della fauna e, tuttavia, sarebbe saggio secondo Coldiretti permettere il pascolo dove l’infezione è presente, fosse pure a causa della fauna selvatica ?
Altra perla di Bertinelli: “La posizione di Coldiretti è chiara: gli allevamenti bovini sono da sempre simbolo dell’ambiente montano e incontaminato…” dichiarazione perlomeno avventata se solo pensiamo a cosa succede a Bisegna, altro Comune del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise dove solo 3 settimane fa sono state rinvenute 25 carcasse di vacche lungo la Valle del Giovenco… Morte di paura? ….Magari spaventate dall’orso..??? Non lo crediamo e siamo assai curiosi di conoscere l’esito del referto necroscopico , che nè il Corpo Forestale, nè l’ASL, nè il Parco hanno ancora reso pubblico. Certo ci auguriamo che non sia la TBC, ma lo spettro di infezioni che possono provocare una tale moria non è certo rassicurante….
Allora, caro Bertinelli, non sarebbe più utile a tutti coloro che hanno a cuore lo stato dell’ambiente nella nostra regione (allevatori, agricoltori, ambientalisti, operatori turistici) che il provvedimento della Regione fosse non solo accettato serenamente, ma fosse anche la base per un rinnovato impegno delle istituzioni competenti ad affrontare il problema alla radice ? Più mezzi a chi deve controllare la salute degli allevamenti (ASL) e più controlli (100% delle aziende), cosicchè per pochi che sbagliano non debbano pagare tutti, e poi pressione politica delle organizzazioni di categoria sugli assessorati competenti affinchè si tenga fede agli impegni presi con la delibera e si prevedano adeguati risarcimenti e pascoli alternativi per gli allevatori senza colpa danneggiati dal provvedimento… Queste sono le azioni che moderne ed efficienti organizzazioni del mondo rurale dovrebbero intraprendere senza indugio, invece di perseguire la politica dello struzzo negando l’evidenza di una situazione che danneggia tutti indistintamente !
Luciano Di Tizio WWF Abruzzo
Stefano Orlandini Salviamo l’Orso
Piera Lisa Di Felice Pro Natura Abruzzo
Stefano Allavena LIPU Abruzzo
Mario Viola Marano Mountain Wilderness Abruzzo
Sandro Forte Ass. Montagna Grande – Bisegna
Nicoletta Pupp Orso and friends