, in ossequio ai principi ed agli impegni assunti con la sottoscrizione del protocollo d’intesa “Mille Occhi sulla Costa” e con l’obiettivo principale di aumentare la tutela dei cittadini, mira a sviluppare un sistema di controllo del territorio che integri le iniziative pubbliche e private nella cornice della sussidiarietà e della complementarietà anche per quanto attiene alle attività di contrasto dell’abusivismo commerciale, piaga sociale in continua crescita negli ultimi anni con fatturati periodici di milioni di euro, supportato da organizzazioni criminose che, eludendo ogni norma amministrativa e di sicurezza, consentono la commercializzazione delle merci senza nessuna garanzia.
Spesso l’attenzione e la preoccupazione si concentrano sull’ultimo anello della catena, mentre il problema principale sta alla fonte ossia nei centri illegali di produzione e distribuzione dei beni. Questo fenomeno, che preoccupa molto ed a cui necessariamente bisogna porre un freno, per il bene, oltre che della legalità, della nostra economia, può essere contrastato dall’impegno delle Forze dell’Ordine e delle Autorità Pubbliche preposte ma anche da un rinnovato senso civico dei cittadini.
Non dimentichiamoci che questa piaga sociale danneggia fortemente l’economia locale – soprattutto a discapito delle attività commerciali– e viene utilizzata dai “gestori” per finanziare altri settori dediti al crimine per cui occorre l’impegno di tutti per porre in essere un efficace azione contrasto anche per la tutela del decoro urbano della città e della sicurezza degli abitanti. L’abusivismo porta con sé pesanti risvolti sociali ed economici, per cui l’Amministrazione, con l’ausilio della Confcommercio, della Confesercenti di Teramo e dei Commercianti locali intende promuovere una campagna di sensibilizzazione invitando tutte le attività commerciali, gli stabilimenti balneari e gli operatori turistici, le associazioni presenti sul territorio ed i cittadini a dare massima diffusione del presente messaggio per far sì che l’utente non proceda all’acquisto di prodotti dagli abusivi perché, si ripete, la somma di denaro utilizzata per pagare la merce non è destinata ad aiutare soggetti in difficoltà ma foraggia attività criminose basate sul lavoro sommerso, sullo sfruttamento del lavoro minorile, sul riciclaggio del denaro ed altre attività illegali (evasione fiscale, acquisto e spaccio di sostanze stupefacenti – traffico di essere umani e sfruttamento della prostituzione).
Diffidiamo, inoltre, i proprietari di immobili ad uso abitativo e commerciale dal locarli a soggetti dediti all’esercizio delle suddette attività irregolari, invitando i cittadini a segnalare – verbalmente o per iscritto – alla competente all’Agenzia delle Entrare, alle Autorità Comunali, alla Polizia Municipale ed alle Forze dell’Ordine la presenza di situazioni di degrado o di sovraffollamento all’interno di abitazioni di soggetti operanti in detto settore.
Il Sindaco e l’Amministrazione Comunale di Alba Adriatica