Nei giorni scorsi il Sindaco di Roseto degli Abruzzi, Enio Pavone, si è recato presso il Polo Liceale “Saffo” per salutare ed augurare buon lavoro ai ragazzi della Scuola che hanno aderito al laboratorio di archeologia, già da tempo presente presso l’Istituto. Questo ha come obiettivo quello di rendere consapevoli i giovani di quanto sia importante vivere la storia come qualcosa di concreto e non solo puramente teorico, e di quanto sia “fragile e degno di tutela ed attenzione” il nostro patrimonio archeologico.
Quest’anno il laboratorio prevede l’azione conservativa del mosaico romano rinvenuto durante dei lavori di adeguamento del piano stradale svoltisi lungo la Nazionale Adriatica, all’altezza dell’incrocio di S. Petronilla, nel 2009, tramite un intervento pratico sulle porzioni di pavimento mosaicato finalizzato al recupero delle malte originali, al reintegro ed alla ricomposizione delle tessere decoese al piano di allettamento originale ed interventi di pulitura.
Scopo principale di questo intervento non è solo quello del recupero del bene, ma anche di istruire i ragazzi sull’utilizzazione delle sostanze, sulle tecniche di fabbricazione e di migliorare la loro manualità attraverso interventi diretti sul bene e sul rapporto tra i beni culturali e l’epoca moderna.
Il progetto è stato ideato e costruito dal “Saffo”, con il supporto della Soprintendenza Archeologica di Chieti, e si è avvalso dell’aiuto fornito dall’Amministrazione comunale rosetana che ha provveduto a fornire operai e mezzi affinché il bene fosse spostato dalla Villa Comunale, dove giaceva da tempo, all’Istituto stesso nel quale saranno i ragazzi a cercare di recuperarlo sotto la guida della restauratrice della Soprintendenza Archeologica dell’Abruzzo.
Per permettere agli studenti di lavorare e di avere uno spazio idoneo al lavoro la Presidenza dell’Istituto si è adoperata presso la Provincia di Teramo affinché venisse creato un laboratorio stabile per l’allestimento del quale sono stati utilizzati, in questa prima fase, tutti i fondi ricevuti nel 2014 dalla Fondazione Tercas che ha appoggiato l’iniziativa in un primo momento ed i fondi messi a disposizione dalla Scuola stessa e da un progetto europeo.
La visita del primo cittadino è stata accolta con entusiasmo dai ragazzi che lavoreranno sul bene fino alla fine dell’anno scolastico, con la speranza di trovare fondi o materiali per riprendere l’esperienza il prossimo anno. “E’ stato per me un piacere dialogare con questi ragazzi ed i loro docenti che avranno lo stimolante compito di restituire alla nostra città un pezzo storico di così grande valore ed importanza – sottolinea il primo cittadino rosetano, Enio Pavone – l’auspicio è che sia per loro una valida esperienza formativa”.
Roseto 29/05/2015