Tortoreto, 23 maggio 2015
Le segreterie locali del Partito Democratico e del Partito dei Comunisti Italiani, esprimono soddisfazione per la riuscita politica dell’iniziativa sul Progetto depuratore, svoltosi all’Arit mercoledi 20 maggio.
Il gruppo consiliare d’opposizione Tortoreto nel Cuore, formato da Pd e Pdci, ha organizzato questa iniziativa con un preciso intento politico: fare comprendere in maniera definitiva all’opinione pubblica come l’attuale progetto, che dovrebbe portare alla realizzazione di una parte di nuovo impianto consortile di depurazione, risulti assolutamente inadeguato ed incompleto, e quindi contrario agli interessi della collettività.
In particolare, sono emerse tutte le contraddizioni dell’attuale maggioranza di governo di Tortoreto, in riferimento all’intera vicenda, a partire dal mancato coinvolgimento della cittadinanza sulla progettazione di un’opera che andrà ad incidere in maniera significativa sulla qualità della vita dei residenti. Dunque:
- Nessuna partecipazione dei cittadini alle decisioni sul nuovo depuratore;
- Un’opera non risolutiva, non autosufficiente, che per funzionare ha bisogno del supporto del vecchio depuratore;
- Il vecchio depuratore che, per ammissione della stessa Ruzzo Reti, è insicuro ed esposto ad ulteriori gravissimi pericoli, per essere il medesimo depuratore collocato in un’area a forte rischio alluvionale;
- La scelta del sito per il nuovo depuratore, operata in spregio ad ogni norma per la sicurezza dei cittadini e delle imprese, che riconduce a pratiche misteriose, oscure, per le quali sembra che vengano privilegiati gli interessi di pochi a fronte degli interessi di tutti.
In buona sostanza, un progetto sbagliato; per nulla condiviso con la comunità dei residenti, insufficiente; oscuro per le modalità di scelta del sito e di redazione; che lascia inalterati, anzi li aggrava, i problemi della sicurezza che affliggono il vecchio depuratore.
La platea, partecipando fattivamente al dibattito, ha mostrato di aver compreso appieno le strane dinamiche che si stanno muovendo intorno alla vicenda ed ha incalzato i rappresentanti della Giunta regionale (Dino Pepe) e del Consiglio regionale (Sandro Mariani) affinché sia evitato che si perpetri l’ennesimo sperpero di denaro pubblico e sia fatto prevalere il reale interesse collettivo.
L’assemblea si è chiusa con la richiesta avanzata ai rappresentanti della Regione Abruzzo presenti, di fugare ogni irreale promessa di fondi futuri e di impegnarsi per una profonda rimodulazione del finanziamento e destinarlo al potenziamento delle reti fognanti e alla manutenzione e messa in sicurezza del depuratore esistente
Partito Democratico
Partito dei Comunisti Italiani