Pineto. L’AMP TORRE DEL CERRANO IN PRIMA LINEA A LANCIANO PER DIRE UN FERMO ‘NO OMBRINA’
– Pineto, 22 maggio 2015
L’Area Marina Protetta Torre del Cerrano aderisce alla manifestazione ‘No Ombrina’ che si svolgerà domani sabato 23 maggio a Lanciano. Sin dalla sua istituzione, l’AMP si è sempre opposta a qualsiasi progetto di ricerca di idrocarburi nel mare abruzzese; anzi, il Presidente Benigno D’Orazio ha di recente proposto un recupero delle piattaforme dismesse a fini turistico-scientifici, proprio per evitare i costi e l’alterazione dell’ecosistema marino dei luoghi interessati.
A sostenere la ferma posizione dell’AMP vi è la constatazione che la nuova rete di grandi gasdotti prevista, non comporterebbe alcun vantaggio per la popolazione abruzzese in termini di servizi offerti e miglioramento della qualità della vita, in quanto non andrebbe a servire la distribuzione locale, ma è espressamente collegata, per stessa ammissione dei proponenti, all’estrazione di idrocarburi nei giacimenti e allo spostamento del prodotto verso altri paesi del nord-Europa.
Oltre all’assenza di indotto per l’economia locale, lo sfruttamento degli idrocarburi provocherebbe anche gravissime conseguenze negative derivanti dalla realizzazione di opere per il trasporto, come gasdotti ed oleodotti, e lo stoccaggio in profondità e tutta la logistica connessa alla gestione delle enormi quantità di rifiuti prodotti, spesso di natura pericolosa ed altri rischi, come testimonia la recente esplosione del gasdotto di Mutignano.
La tecnica di prospezione in mare per capire cosa contiene il sottosuolo ‘l’Airgun’, attraverso esplosioni sottomarine potentissime provoca una strage silenziosa di animali, primi fra tutti delfini e balene, che subiscono il danneggiamento irreversibile del loro apparato sonar che consente loro di alimentarsi e orientarsi. Da non dimenticare infine che l’Abruzzo è una regione a rischio sismico, che si amplificherebbe se si desse il via all’attività estrattiva.
L’AMP ribadisce il proprio no a qualsiasi progetto di petrolizzazione e auspica l’intervento dei Parlamentari eletti in Abruzzo, degli Organi Comunitari competenti per bloccare il prosieguo dell’iter di sfruttamento petrolifero nel mare abruzzese.