In rilievo, Teramo e Provincia

Roseto degli Abruzzi. 163° Anniversario della fondazione della Polizia di Stato: discorso del Questore.

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Allocuzione Questore

 

A nome degli appartenenti alla Polizia di Stato di questa Provincia, che mi onoro di rappresentare, porgo un deferente saluto ed un sentito ringraziamento al Prefetto per la Sua presenza e vicinanza alla Polizia di Stato, a Mons. SECCIA, al Sig. Procuratore Capo Dr Guerriero ai colleghi dell’Arma dei Carabinieri della Guardia di Finanza del Corpo Forestale dello Stato e della Polizia Penitenzia, ed a tutti voi presenti, che con la vostra partecipazione testimoniate, ancora una volta, l’attenzione ed il legame che da sempre unisce i cittadini della Provincia di Teramo a questa nostra grande Istituzione.

Nella prestigiosa cornice della Villa Comunale di Roseto degli Abruzzi, e ringrazio il Sindaco dottor Enio Pavone, per avercela concessa,  con il  tema conduttore “ Esserci sempre ”, scelto dal Capo della Polizia, Prefetto Alessandro Pansa,  celebriamo oggi  il 163° anniversario della fondazione della Polizia di Stato; oltre un secolo e mezzo di storia, di passione e di sacrificio, intriso non poche volte  del sangue di tanti uomini e donne della Polizia che, con generosità e senso del dovere,  hanno dedicato la loro esistenza al bene comune della sicurezza dei cittadini e del nostro Paese.

Una storia  che mai finirà e che ogni giorno propone nuove sfide,    di fronte alle quali la nostra  Istituzione non è rimasta ferma, si è adeguata, innovata e adoperata per intercettare e dare risposte concrete alle reali , attuali e  mutevoli  esigenze dei cittadini.

L’odierna ricorrenza, tradizionalmente, costituisce una proficua opportunità per tracciare un bilancio sulle attività  svolte e sugli obiettivi realizzati, offrendo, altresì, lo spunto per una breve riflessione sullo stato della sicurezza nella nostra Provincia.

In particolare, nel periodo maggio 2014 – maggio 2015, rispetto all’analogo periodo precedente, abbiamo registrato  una  flessione nel numero dei reati denunciati alle Forze di Polizia, e tale dato  è per noi motivo di  soddisfazione perché non si è interrotto il trend positivo degli ultimi anni, consistito nel progressivo calo del numero dei reati denunciati.

Il momento non è sicuramente facile e la grave crisi economica che sta investendo il paese e anche la nostra provincia, ha fatto registrare la perdita di numerosi posti di lavoro   generando un clima di forte tensione sociale, che rischia di acuire la protesta e di rinvigorire, come accaduto di recente a Milano, l’attività di quei gruppi eversivi da sempre alla ricerca di proseliti e di facili, quanto illusori consensi.

Le diffuse difficoltà economiche che un pò dovunque hanno inciso sull’aumento dei reati, specie  quelli predatori, contribuendo ad arruolare tra le fila delle organizzazioni delinquenziali soggetti versanti in situazioni di grave disagio, avrebbero potuto, come si è verificato altrove, incrementare sensibilmente il numero dei reati ed  abbassare la soglia di sicurezza.

Nella nostra provincia ciò non è avvenuto o è avvenuto in maniera attenuata grazie all’impegno profuso dalle Forze dell’Ordine. L’incidenza della crisi economica sulla criminalità  è stata contenuta al massimo.

Detto ciò, nel sopraccitato periodo  si è avuto un sia pur lieve calo di tutte le tipologie di reati contro il patrimonio, fatta eccezione per i furti in abitazione sui quali,  con  risultati incoraggianti, si sta appuntando  la nostra attenzione: fondamentale al riguardo, tengo a sottolineare, e particolarmente in questo caso, l’apporto che ciascun cittadino potrà fornire, segnalandoci ogni situazione sospetta,  in modo da consentire un intervento tempestivo e spesso, proprio per questo, determinante nell’assicurare alla giustizia i responsabili.

I dati statistici ufficiali ci dicono che Teramo è una provincia  sicura, tuttavia non dobbiamo acriticamente compiacerci del mero dato numerico, ma dobbiamo guardare la realtà con consapevolezza ed onestà intellettuale, essendo questo l’unico atteggiamento foriero di positivi sviluppi.

Il dato statistico è compendiato in un report che verrà fornito alla Stampa al termine della cerimonia.

Molto rimane da fare e mai abbasseremo la guardia.

Tuttavia, non va sottaciuto che l’attività svolta  dalle Forze dell’Ordine, sotto l’abile ed esperta guida della Direzione Distrettuale Antimafia di L’Aquila e del Procuratore di Teramo  non è  da sola sufficiente a debellare le organizzazioni malavitose, la cui estirpazione richiede una paziente ed incessante azione di contrasto, da dispiegarsi con disponibilità di mezzi e su più fronti, da parte di una pluralità di soggetti,istituzionali e non.

Occorre, pertanto,   uno Stato forte e coeso in tutte le sue componenti in grado di assicurare ai cittadini il diritto di essere e di sentirsi sicuri, ma, anche di pretendere da loro l’assoluto rispetto delle altrui libertà e di quelle regole poste alla base di ogni civile convivenza.

E’ necessario che, oltre alla Magistratura ed alle Forze dell’Ordine, tutti contribuiscano al miglioramento delle condizioni di sicurezza, a cominciare dalle Amministrazioni locali, chiamate ad adoperarsi, nell’ambito delle loro competenze a vantaggio della cd sicurezza urbana, per rimuovere o attenuare quelle situazioni di degrado e di disagio sociale che possono favorire l’insorgenza di fenomeni di devianza, per finire col semplice cittadino che deve assumere un ruolo sempre più attivo nel sistema della sicurezza partecipata.

Occorre promuovere ed incentivare i progetti di educazione alla legalità, mirati particolarmente alla formazione dei nostri giovani, cittadini di domani, affinché sentano come propri e condivisi, e non come imposti, i valori su cui si fondano le regole del vivere comune nella legalità.

In tale prospettiva concorriamo con attività  informative nell’ambito dei progetti di legalità sviluppati dalle Istituzioni scolastiche, ed oggi sono tra noi gli insegnanti e gli studenti, che ringrazio per la loro presenza, che hanno partecipato al progetto Icaro ed al concorso “Il poliziotto un amico in più”.

La nostra azione repressiva deve essere tenace e determinata ed orientarsi, in modo particolare, verso quei fenomeni delinquenziali, quali il furto in abitazione e il traffico di sostanze stupefacenti, che non poca preoccupazione destano e che determinano pesanti ricadute, oltre che sui singoli che ne sono vittime, sull’intero tessuto sociale.

Lo scorso anno, in questa stessa occasione, già sottolineai l’esigenza di un concreto e più generale impegno nel combattere il fenomeno della droga.

Abbiamo tenuto fede all’impegno assunto, e continueremo a farlo sempre con maggior vigore, attraverso una incessante attività di contrasto al fenomeno, comprovata  dal numero delle persone arrestate e denunciate in tale ambito.

E  vorremmo poter credere, e questo sarebbe per noi  motivo di orgoglio e soddisfazione, che proprio in conseguenza dei nostri controlli, divenuti particolarmente serrati,  più di un giovane,  abbia potuto recedere dal proposito di avvicinarsi al mondo della droga.

La nostra opera non si limita  alla sola  prevenzione e repressione dei reati, ma ancor prima di riferirvi sinteticamente sulle attività delle altre principali articolazioni della Questura, desidero ringraziare il Vice Questore Vicario, Dr.ssa Patrizia Carosi, per l’eccellente contributo fornito nella   organizzazione e gestione degli Uffici.

Apprezzabile è risultata  la gestione dell’Ordine Pubblico,  curata in modo puntuale ed equilibrato dall’Ufficio di Gabinetto  che ha visto impegnato personale, numericamente significativo, della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri.

Con legittima soddisfazione posso affermare che tutti gli eventi, per lo più legati a vertenze occupazionali e a manifestazioni sportive, si sono svolti regolarmente e  senza particolari turbative. Fondamentale, al riguardo,  è risultata l’opera informativa e di mediazione, abilmente svolte dalla Digos, che ha consentito anche nei momenti di tensione e criticità, che pure vi sono stati, di far sempre prevalere le ragioni del dialogo e della comprensione.

Importanti anche questo anno sono stati i risultati raggiunti dalla Squadra Mobile soprattutto nelle indagini finalizzate a contrastare i fenomeni della diffusione delle sostanze

 

stupefacenti, delle rapine e dei furti in abitazione.  L’impegno costante del personale di tale vitale settore mi consente di affermare che ulteriori risultati positivi saranno raggiunti nel corso dell’anno.

Significativa è stata l’attività condotta dall’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico che ha saputo assicurare un capillare controllo del territorio raggiungendo ragguardevoli risultati nell’attività di prevenzione e repressione delle variegate fattispecie criminose.

Apprezzabile l’attività svolta dalla Divisione di Polizia Amministrativa e Sociale, comprendente anche  l’Ufficio Immigrazione, non limitata al solo rilascio di licenze, autorizzazioni, passaporti, permessi di soggiorno ma che si esplica anche  nelle fondamentali attività di vigilanza e controllo e per l’Ufficio Immigrazione particolarmente impegnativa è stata la gestione delle centinaia di migranti anche da accompagnare e/o da espellere dal territorio nazionale.

Positivi risultati sono stati conseguiti dalla Divisione di Polizia Anticrimine, che nel settore delle misure di prevenzione,

 

 

ha fatto registrare il positivo incremento del numero di provvedimenti adottati. Purtroppo anche in questo periodo abbiamo dovuto irrogare numerosi DASPO.

Intensa e qualificata la attività svolta dalla Polizia Scientifica, che nel settore dell’Ordine Pubblico e in quello della Polizia Giudiziaria,  ha fornito  importanti e significativi contributi.

E’ doveroso segnalare l’impegno profuso dal personale del Commissariato  P.S. di  Atri, presidio distaccato che, pur operando con limitatezza di risorse ed in contesti non sempre

facili, riesce a svolgere al meglio la sua funzione , al servizio della collettività.

Ma la Polizia di Stato non si esaurisce con la Questura e coi Commissariati. Un rimarchevole contributo, particolarmente qualificato, è dato dalle Specialità.

Mi riferisco innanzitutto alla Polizia Stradale, sovente chiamata ad operare in condizioni di   pericolo e di estremo disagio, come testimoniato in occasione delle recenti emergenze legate al clima, per garantire agli utenti della strada  le migliori condizioni di sicurezza nei trasporti, e non dimentico il rilevante

 

apporto fornito anche dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni  e da quella Ferroviaria.   

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Nell’approssimarmi alla conclusione di questo mio intervento, desidero nuovamente ringraziare il Prefetto di Teramo, Dott. Walter Crudo che, ha già tangibilmente dimostrato di svolgere le sue delicatissime funzioni con equilibrio e passione, costituendo per noi  prezioso punto di riferimento e coordinamento.

Ai rappresentanti degli organi d’informazione rivolgo i più sentiti ringraziamenti per l’attenzione che quotidianamente riservano alle nostre attività, documentandone i momenti salienti e di pubblico interesse.

Un affettuoso ringraziamento alle OOSS della Polizia di Stato e dell’Amministrazione Civile dell’Interno per il costruttivo dialogo  necessario per  evidenziare i problemi e  ricercare le opportune soluzioni a tutela delle legittime aspettative del personale.

Un caro saluto all’ANPS , oggi presente in forza,  importante componente della nostra Amministrazione.

 

E’ doveroso rivolgere un sentito ringraziamento al personale dell’Amministrazione Civile dell’Interno che, con solerzia, garantisce nei settori amministrativi, logistici e contabili il necessario supporto alle  nostre attività.

Grazie , infine, a tutti gli uomini e le donne della Polizia di Stato che, con dedizione e spirito di sacrificio, rendono ogni giorno il proprio servizio  alla collettività, conquistandosi la fiducia dei cittadini e dimostrandosi sempre all’altezza della situazione.

Estendo il ringraziamento anche ai loro familiari che ne condividono  i sacrifici, le rinunce e le ansie.

L’ultimo sentito e commosso pensiero va ai caduti della Polizia di Stato e delle altre Forze dell’Ordine, che vivono sempre nella nostra memoria e nel nostro cuore, il cui ricordo ci da la forza per superare i momenti di difficoltà e di scoramento,            che pure  ci sono nello svolgimento della nostra professione, spronandoci ad operare al meglio delle nostre possibilità, al servizio del bene comune e del Paese.

Grazie  a tutti di vero cuore.

Giovanni Febo

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