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SANITÀ. AUTISMO, OGGI IDO SPIEGA TEST STATI MENTALI E TCE IN USA

RILEVANO CAPACITÀ DI COMPRENDERE INTENZIONI ALTRUI ED EMPATIA.

Roma, 27 maggio – Test sugli stati mentali e Test sul contagio emotivo (Tce). I due strumenti di valutazione dei bambini con autismo, realizzati dall’Istituto di Ortofonologia (IdO), sono presentati oggi negli Stati Uniti da Federico Bianchi di Castelbianco, direttore dell’IdO, Magda Di Renzo, responsabile del servizio Terapie dell’IdO, e Lidia Racinaro, psicoterapeuta dell’età evolutiva dell’IdO, nell’ambito della seconda giornata di confronto sulle opzioni di trattamento per l’autismo alla Monmouth University (nello Stato del New Jersey).
Si chiude quindi sulla diagnosi il convegno internazionale dal titolo ‘La percezione nell’autismo attraverso le differenti culture. Prospettive sulla patologia del linguaggio e sugli approcci educativi’. Una due giorni promossa dalla School of Education’s Speech-Language Pathology Program (Facoltà di Pedagogia), l’Insitute of Global Understanding, l’Office of Global Initiatives e il Center for Excellence in Teaching and Learning della Monmouth University, con lo scopo di “contribuire al miglioramento degli interventi evidence-based per le persone coinvolte nei Disturbi dello spettro autistico, fornendo strumenti a sostegno di questi soggetti, delle loro famiglie, degli operatori sanitari e degli educatori”, spiega Patrizia Bonaventura, docente di Patologia del linguaggio e promotrice dell’evento.
Il Test sugli stati mentali dell’IdO è una rielaborazione del test di Meltzof, ed è stato realizzato per rilevare “la presenza nei bambini autistici della capacità di comprendere le intenzioni dell’altro. “Il dato che ne deriva è fondamentale- aggiunge Castelbianco- poiché la capacità di comprensione o meno delle intenzioni altrui è un indicatore dello stato del minore. È una capacità presente in una percentuale di bambini autistici ed ha un grande valore predittivo nell’evoluzione della terapia”.
Con il Tce – strumento rapido e oggettivo di rilevazione dei precursori dell’empatia – l’IdO ha invece individuato “la risposta emozionale di 300 minori con autismo negli ultimi 3 anni. Il grado di empatia indica la gravità della sindrome del bambino- chiarisce il direttore dell’IdO- e va di pari passo con il punteggio del test Ados (Autism diagnostic observation schedule)”. I risultati delle ricerche dell’Istituto di Ortofonologia hanno infatti mostrato che i due punteggi (Tce e Ados) risultavano inversamente correlati: “All’aumentare del grado di empatia dei bambini in questione, diminuisce significativamente il punteggio Ados, e il livello diagnostico di autismo”. Quindi, “è possibile sostenere che il Tce risulta predittivo per l’Ados in maniera statisticamente significativa. Nello specifico- puntualizza Castelbianco- è osservabile come all’aumentare di un’unità di Tce, l’Ados misurato al follow-up (a distanza media di 5 mesi dalla prima somministrazione Tce) diminuisce di -2.9 punti. L’aderenza al tes t dell’Ados, sempre verificata, consente di definire il Tce come test autonomo nella sua attività individuatoria e complementare all’Ados nella valutazione globale del bimbo con disturbo dello spettro autistico”.
Infine, nell’ambito del progetto terapeutico, “il Test sugli Stati mentali e il Tce- conclude il direttore dell’IdO- aiutano a monitorare e controllare l’andamento della terapia”.
Il Tce è diffuso in Italia dalla casa editrice Hogrefe.

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