Salotti culturali di Prospettiva Persona
Mercoledì 6 maggio 2015 alle ore 17,45 il Salotto culturale “Prospettiva Persona” (con patrocinio di Fondazione Tercas, Ministero per i Beni artistici culturali e turismo, Ufficio per il progetto culturale della Diocesi di Teramo Atri e Arciconfraternita SS. Annunziata) presenta la rubrica “Libri in vetrina”.
Ospite S.E. Mons. Giuseppe Molinari, Arcivescovo emerito de L’Aquila che presenterà il suo libro
Luigi Pirandello. Indagine teologica, Tau editrice, Todi 2011
“L’opera nata con intenti pastorali, è tesa a conoscere e a far conoscere, attraverso lo scandaglio dell’opera e le notizie biografiche, l’uomo Pirandello per scrutarne l’intimità del suo animo e per misurarne il portato spirituale e religioso”.
“L’obiettivo della ricerca è proprio di ‘dedurre’ dall’opera di Pirandello ‘il particolare modo’ che ha avuto ‘di considerare il mondo e la vita’. Scoprire, soprattutto, le inevitabili implicazioni religiose di questa sua particolare concezione del mondo e della vita alla luce della fede cristiana”.
La rilettura dell’ Inferno di Dante al Salotto di venerdì 8 maggio 2015 alle ore 17,45
Venerdì 8 Maggio 2015 alle ore 17,45 l’omaggio a Dante prosegue con il XII appuntamento. Il Salotto culturale rilegge il Canto XII dell’Inferno nell’ambito del centenario della nascita del poeta 750 (1265-2015). L’omaggio continua sino alla pausa estiva del salotto per gentile richiesta dei numerosi partecipanti
e per la generosa disponibilità del prof. Benedetto di Curzio.
“… Pàrtiti, bestia, ché questi non vene
ammaestrato dalla tua sorella,
ma vassi per veder le vostre pene…”
…e tra ‘l piè de la ripa ed essa, in traccia
corrien centauri, armati di saette,
come solien nel mondo andare a caccia…
Io vidi gente sotto infino al ciglio;
e ‘l gran centauro disse: “E’ son tiranni
che dier nel sangue e ne l’aver di piglio…”
Argomento del Canto
Ingresso nel VII Cerchio. Incontro col Minotauro . Ingresso nel I girone, dove sono puniti i violenti contro il prossimo, immersi nel fiume di sangue Flegetonte. Incontro con i centauri, tra cui Chirone, Folo, Nesso. Nesso porta Dante in groppa e gli mostra tiranni, assassini e predoni, quindi guada il fiume e depone Dante sull’altra sponda.
È la notte di sabato 9 aprile (o 26 marzo) del 1300, verso le quattro del mattino.