Un quotidiano di Milano ha pubblicato un articolo che potrei titolare:l’Italia che impazzisce. In sostanza si parla di una possibile legge che punisca l’individuo abituato a non finire il cibo sul tavolo. Se compri un chilo di pasta e ne cucini 200 grammi bene alla fine non lasciare nemmeno un filo sul piatto se non vuoi vedwre arriuvare a casa tua un poliziotto aliemntare creato prorpio proprio per tenere a bada questi… crimini.
Usa. Adesso dobbiamo finire quello che ordiniamo?
Punizioni? Certo.Se ti capita al ristorante di non finire pasta e fagioli, ecco che arriva il cameriere e ti prende a schiaffi.Cosi’ impari.
A casa state attenti,perche’ la donna che fa cucina (giacche’ oggi moltissime signore lavorano fuori casa) vi tiene d’occhio e se lasciate sul piatto l’ultimo foglio di mortadella, li fara’ rapporto e guai a voi.
Quando ero ragazzo andavo,insieme coi miei amici, a sederci sotto una pianta di fico e giu’,signori miei,certe scorpacciate…Pero’ quasi sempre spilacchiavamo la frutta in quantita’ superiore a quella che mangiavamo,Meno male che a quell’epoca non si parlava di una legge come quella che chiedono oggi.
Il giornale ha cercato di fare il moralista ma ha sbagliato.Avebbe invece potuto interessarsi del comportamento di certi mercati dove il cibo va oltre (di molto) la data
prefissa per l’acquisto e l’uso.
E’ proprio l’ossessione di certi gruppi che fa paura. Insomma pare che non abbiamo nemmeno piu
la facolta di controllare il nostro corpo.
Benny Manocchia