Ben vestiti, con tesserini esposti, normalmente in due, si dichiarano addetti del Governo o dell’Enel per la verifica del funzionamento del contatore.
Questo è il metodo di aggancio.
Chiedono di vedere le bollette, di firmare un modulo per dare conferma del passaggio e della verifica, chiedono un documento per identificare l’utente e lo fotografano.
Comunicano che ci sarà un contatto telefonico per verificare il loro passaggio e l’avvenuto controllo.
In questo modo inconsapevolmente l’utente ha sottoscritto inconsapevolmente un nuovo contratto.
la truffa perpetrata.
Le società di vendita non possono non sapere od accorgersi che qualcosa non funzioni.
Spesso quasi sempre il malcapitato non vede il recapito della bolletta, questo avviene in forte ritardo e con costi energetici altissimi.
La metodologia della truffa sempre identica ed assume nuove motivazioni di aggancio è ormai nota, ma la platea dei truffati, in genere persone anziane, rimane sempre ampia.
In questi giorni a Teramo e provincia sono numerose le segnalazioni.
Le società di vendita acquisiscono fette di mercato, solo una piccolissima parte degli utenti conosce le modalità di tutela.
Tale circostanza determina la bassa mobilità sul mercato libero determinato dalla paura e la conferma viene puntuale anche dai dati dell’Autorità che ha segnalato un aumento dei costi, in controtendenza di quando avviene con le liberalizzazioni.
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