Cultura & Società, In rilievo

Chieti. Mostra di Pittura di Mirta Maranca e Gino Berardi, “l’Occhio e la Mente”, martedì 16 giugno, ore 18,30

Martedì  16 Giugno 2015 alle 18.30 verrà inaugurata nella Camera di Commercio ed exporoom di Chieti, la mostra “L’Occhio  e la Mente”,  bipersonale di pittura di Mirta Maranca e Gino Berardi. La mostra sarà presentata dal critico d’arte  Massimo Pasqualone

l'Occhio e la Mente .2015

“I cinquant’anni di carriera  artistica e in genere professionale  di Gino Berardi ( il professore per generazioni di allievi che si sono abbeverati alla fonte del suo sapere), la dicono lunga sul percorso zetetico che lo ha portato  a conseguire  importanti  riconoscimenti  e traguardi in tutto il mondo.

“L’osservatore delle opere di  Gino Berardi sa che l’artista ti prende per mano  e ti fa immergere  nell’abisso della coscienza  dove  poi viene estroiettato ogni pensiero, ogni  emozione diviene colore , e l’anima sembra frantumasi , avvolgersi  ed avvilupparsi in un tempo  senza tempo , in uno spazio  per una poetica della luce e dell’infinito che fanno  del maestro  Berardi  un significativo entronauta , forse perché  l’artista  vive sovente il tempo della bellezza attraverso una decisa decostruzione del paesaggio dove prevale  la luce ed il silenzio.”( Massimo Pasqualone )

“L’indagine di Mirta Maranca è una ricerca che crea profondi crepacci nel fruitore delle sue visioni artistiche , crepacci innanzitutto  ermeneutici , perché, direbbe Paul Klee ,”l’arte  non riproduce ciò che é visibile , ma rende visibile ciò che non sempre lo è”

“Mirta Maranca parte  da un assunto: l’artista gode di uno status privilegiato  ma incarna una missione unica , il deposito generativo  da cui egli  trae l’entità  visiva che dà vita alle sue opere.

In altre parole , qui ci aiuta Mark Rothko , “l’arte  è un’avventura  in un mondo sconosciuto che può guardare  solo chi ne assume il rischio.

Mirta Maranca  sa bene che l’artista  assume su di sé il rischio  di un’esperienza gnoseologica  totalizzante , un guardare  al di là  delle mode,  delle convenzioni, dei falsi perbenismi, per svelare ,interpretare, sviscerare quel quid  che fa da squarcio  e da varco alla incapacità  di vivere.”(Massimo Pasqualone ).

La mostra rimarrà aperta tutti i giorni dalle  17,30 alle 23,00   dal 16 al 28 giugno

 

 

 

 

 

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