Sono state oltre 700, per l’anno scolastico 2014-2015, le proposte formative a titolo gratuito che le sezioni didattiche di Soprintendenze, musei, archivi e biblioteche hanno offerto agli istituti scolastici, ai docenti e alle famiglie. Lo ha detto il sottosegretario ai beni, alle attività culturali e al turismo, Francesca Barracciu, durante l’audizione davanti alla commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza, presieduta dall’on. Michela Vittoria Brambilla, nell’ambito dell’indagine sulla fruizione dei beni culturali da parte dei minori.
“L’educazione al patrimonio – ha ricordato il sottosegretario – è tra i compiti del ministero dei Beni culturali fin dalla sua fondazione, ma solo con la recente riorganizzazione è stata prevista una direzione generale specifica “educazione e ricerca” che opera in stretta collaborazione con il Sed-Centro per i servizi educativi del museo e del territorio. Nell’ ultimo anno, inoltre, sono stati firmati due protocolli d’intesa “per una società della conoscenza” con il ministero della Pubblica istruzione, che mirano ad eliminare duplicazioni e a rendere più efficiente l’azione di promozione culturale ed educazione al patrimonio”.
Le proposte dell’”Offerta formativa nazionale” comprendono laboratori tecnico/scientifici, visite guidate, conferenze, museologia, percorsi storico/documentari, percorsi storico documentari. Le Regioni con il maggior numero di progetti sono Lazio e Liguria (87), Campania (70), Piemonte e Toscana (51) e Veneto (50).
“Tra povertà materiale e povertà educativa – ricorda la presidente Brambilla – c’è una stretta connessione. Se è vero che un bambino su 7 nasce e cresce in condizioni di povertà assoluta, la conseguenza immediata è una forte riduzione anche degli stimoli e delle opportunità culturali”.