Teramo. Nota del PD per gli ZTL del centro città
L’assessore Di Giovangiacomo ed il Sindaco Brucchi, continuano a sostenere che le migliaia di persone contravvenzionate, in questi giorni per accessi non autorizzati nella ZTL sono tutti “ furbetti”; che alcun errore è stato fatto dal Comune di Teramo, che l’impianto di controllo elettronico è perfettamente funzionate, che sono state fornite le dovute comunicazione ed apposte le giuste segnaletiche.
Nulla di tutto ciò corrisponde al vero . Il Sindaco e l’assessore devono immediatamente annullare tutte le contravvenzioni e mettere a norma l’impianto che ha indotto in errore molti conducenti che in buona fede si sono ritrovati nella ZTL .
I cittadini Teramani sono persone per bene non possono e non devono essere qualificati dal Sindaco e dall’assessore “furbetti”, soggetti abituati a non rispetto le regole; 14.000 contravvenzioni sono troppe ; un buon amministratore avrebbe già da tempo sospeso l’attività di rilevazione e avviato un accertamento sulle cause di un tale sproposito numero di infrazioni .
CHI FANNO I FURBETTI SONO SOLO IL SINDACO E DI GIOVANGIACOMO
Il Ministero delle infrastrutture e dei Trasporti , nell’autorizzare l’impianto di rilevazione elettronica degli accessi, ha imposto al comune di Teramo una serie di importanti prescrizioni proprio per valutare il corretto funzionamento dell’impianto e per non indurre in errore gli utenti.
In particolare ha prescritto al Comune la necessità (si legge espressamente nell’autorizzazione) di “un PERIODO DI PRE-ESERCIZIO DI DURATA NON INFERIORE A 30 GIONRI DA REALIZZARE SOTTO IL CONTROLO DELLA POLIZIA MUNICPALE .
Viene ben specificato nell’autorizzazione che in tale fase, contestualmente all’attivazione degli impianti i varchi di accesso alla ZTL dovevano essere presidiati dalla Polizia Municipale e le eventuali violazioni alla disciplina di accesso alla ZTL dovevano essere accertate e contestate esclusivamente e direttamente dalla Polizia Municipale presente al varco .
Solo al termine di tale fase di di pre-esercizio , il Comune di Teramo, valutati gli esiti della stessa ed adottati gli eventuali conseguenti provvedimenti, poteva procedere con la fase ordinaria; e questo a tutela dei cittadini , in quanto i controlli servono per prevenire le infrazioni e non far fare cassa da Comini, come sta avvenendo a Teramo.
IL COMUNE NULLA DI TUTTO CIO’ HA FATTO, ed anzi ritiene di stare nel giusto.
L’impianto non è correttamente segnalato, invia messaggi ingannevoli e le nuove regole di accesso nella ZTL non sono state comunicate ; bisogna sospendere tutto e riavviare la procedura nel rispetto della normativa e dell’autorizzazione ministeriale. PROVVEDANO
Manola Di Pasquale