L’italia e’ in un cul de sac,una via bloccata che,come tutte le vie bloccate,puo’ essere superata facendo semplicemente marcia indietro.
E’una strada che gli italiani hanno percorso da molti anni.Piena di insidie.Un percorso che ha oscurato il cervello di molti al potere.Gli interessi personali di un partito politico o dell’altro sono state le droghe.Non occorre dire che tutti,prorprio
tutti in Italia,sanno che le cose sono andate (e stanno andando) cosi’.
Allora? Marcia indietro? Nessuna possibilita’.La gravidanza e’ all’ultimo stadio,occorre andare avanti per arrivare al…parto.. Sara’ un parto duro che mettera’ al mondo una nazione sconfitta,divisa come era la Germania alla fine di quella guerra che molti di noi tristemente ricordano.
Ora occorre soltanto centrare il punto e vedere che cosa succedera’,o forse dovremmo dire:che cosa potrebbe succedere arrivati al blocco finale.
Per prima cosa chi e’ al comando dovra’ regolare il problema delle persone che vengono in italia con i barconi.Francamente non ha importanza chi sono o da dove vengono. Quando torno in Italia per entrare devo mostrare il passaporto,cosi’ come devo fare quando vado in altre nazioni.l’italia e’ una penisola di dimensioni mediopiccole con 65
milioni di abitanti e milioni di disoccupati.Devo dire altro.?Hanno voglia a ricordare che ci vuole cuore,capire che si tratta di gente che lascia la patria per via di guerre.Anche noi abbiamo avuto le guerre e l’emigrazione.Ma nessuna nazione ci ha accolti con le braccia aperte.Un’altra volta ricordero’ in dettagli che cosa abbiamo fatto un po’ tutti per essere accettati in altri Paesi.E comunque
le cronache parlano di negri che giungono anche da paesi dove non c’e’ guerra .
Dopo,nel campo politico,devono copiare gli Stati Uniti.L’unica cosa che dovrebbero copiare (non il pop corn o la coca cola) e’ il sistema statunitense di eleggere un presidente per quattro anni ,un presidente eletto con i voti del popolo,una persona un voto.Senza tante chiacchiere
Terza cosa: protezione delle industrie italiane che scappano e vanno ad offrire lavoro in altri luoghi migliaia di chilometri dall’Italia. Senza datori di lavoro,impresari ecc.non ce’ lavoro.Chiaro?Senza lavoro le famiglie non guadagnano,se
non guadagnano non possono spendere e cosi’ va giu’ in picchiata il commercio.
Infine vorrei aggiungere che l’italiano deve riportare in auge il nostro orgoglio,l’affetto per la famiglia,la volonta’ di dare liberta’ e felicita’ agli italiani.
Troppe cose? Forse.Tuttavia va ricordato che dal cul de sac non si esce facendo soltanto…chiacchiere.
Benny Manocchia