Lettere

USA. Come cambiano i tempi in tavola

Tyler Cowen,professore di economia alla George Mason University,ha scritto un libro

che mette in risalto,senza tanti fronzoli. “l’ignoranza e la scostumatezza” di tantissimi
camerieri americani, Un soggetto nuovo,in verita’,ma non per Cowen che da tempo si e’ interessato dell'”eating out”,del mangiare in ristorante.
“Oggi i camerieri – scrive tra l’altro l’autore – hanno il prurito nelle mani,si gettano addosso al piatto anche se non tutto e’ stato consumato,oppure se gli altri allo stesso tavolo sono ancora intenti a mangiare”.E’ vero,naturalmente. E’ come una sottospecie di frenesia,sono li’ a due passi pronti come falchi  con le dita sul bordo del piatto.”Ha finito,qui'” chiedono scioccamente.
Cowen si chiede perche’ queste cose succedono in America…
Forse qualcuno dovrebbe dirgli che queste cose succedono oerche’ in questa nazione offrono un  posto di cameriere (chiamiamoli cosi’) al primo che chiede un lavoro,
senza esperienza e,purtroppo,senza nemmeno un briciolo di classe.
Lo stesso Cowen,nel suo libro,si lamenta perche’ i menu’ sono scritti con caratteri troppo piccoli,per i tovaglioli che “fanno schifio” ed infine per i tavoli nei ristoranti che diventano sempre piu’ piccoli.
Chissa’ come prenderanno tutto questo i ristoratori statunitensi.
Benny Manocchia
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