19° Nuotata ecologica e Premio D’Abruzzo per l’ambiente Domenica 2 agosto ore 10,00 e ore 18,30 Lido Saraceni di Ortona
È giunto alla 19a edizione l’appuntamento con l’ambiente organizzato, ogni anno, dalla Rivista D’Abruzzo – Edizioni Menabò dalla Lega Navale e dal Comune di Ortona: la “Nuotata ecologica non competitiva nel Parco Nazionale della Costa Teatina” che si svolgerà domenica 2 agosto alle ore alle ore 10,00 al Lido Saraceni di Ortona. Nel pomeriggio alle ore 18,30 presso la Lega Navale Italiana sezione di Ortona ci sarà la consegna del “Premio D’Abruzzo per l’ambiente” al naturalista e botanico Aurelio Manzi durante l’incontro “Benvenuto Parco Nazionale della Costa Teatina” al quale interverranno: Vincenzo D’Ottavio, Sindaco di Ortona, Eugenio Rapino, Presidente Lega Navale Sez. Ortona, Pino De Dominicis, Commissario del Parco Nazionale della Costa teatina, Fabio Vallarola,Direttore Area Marina Protetta Torre del Cerrano, Vincenzo Olivieri, Direttore del Museo del Mare di Pescara, Claudio D’Emilio, vice Presidente del Parco Nazionale della Majella, Mario Mazzocca, Assessore all’Ambiente Regione Abruzzo, Claudio D’Emilio, vice Presidente del Parco Nazionale della Majella, Luciano D’Alfonso,Presidente Regione Abruzzo, Camillo D’Alessandro, Sottosegretario alla Presidenza della giunta regionale.
“Abbiamo iniziato nel 1996 con la nostra nuotata a porre l’attenzione sulla costa teatina ormai più nota come costa dei trabocchi – spiega il direttore della rivista D’Abruzzo Gaetano Basti – 42 km di biodiversità vegetale, faunistica e paesaggistica dove il trabocco è diventato l’emblema, il modello per un diverso approccio con il territorio, lo strumento di collegamento fra la campagna e il mare. Il traboccante, genius loci, che sapeva individuare i fondali più pescosi, gli scogli più sicuri per i basamenti, e le altezze degli impalcati per affrontare le onde più alte dell’inverno ha tramandato i suoi saperi ai più giovani che hanno chiesto politiche di tutela, salvaguardia e promozione. Nel 2001 è stata istituita la legge che includeva la nostra costa fra i parchi nazionali. Nel 2004 è stata concessa l’autorizzazione da parte del Ministero dello Sviluppo Economico alla prospezione di ricerca di idrocarburi ad Ombrina 2 e quindi l’inizio di una politica contraddittoria le cui conseguenze sono ancora in corso”.
L’iniziativa quindi vuole porre l’attenzione sulla problematica ambientale e fare il punto sulla situazione dell’istituendo Parco Nazionale della Costa teatina che si appresta a diventare una realtà.
Dopo Maria Rita D’Orsogna, monsignor Carlo Ghidelli, Tommaso Pagliani e Cristina Ingarao, Fernando Di Fabrizio, Gianfranco Pirone, Grazia Francescato, il botanico Aurelio Manzi è stato scelto dalla redazione di D’Abruzzo quale destinatario del premio D’Abruzzo per l’ambiente per la sua attività di promozione e conoscenza del patrimonio naturalistico e ambientale della Regione. “La sua capacità di mettere in relazione i vari ecosistemi – si legge nelle motivazioni – ha disvelato un territorio dove è possibile leggere, soprattutto attraverso il paesaggio agrario, la storia umana di agricoltori, pastori, artigiani che sono i custodi della biodiversità”. Per la sua importantissima attività di conservazione della natura: ha avuto un ruolo fondamentale nell’istituzione di alcune aree protette, ha fondato e diretto l’orto botanico M. Tenore di Lama dei Peligni e l’orto medievale di Serranella con l’annessa banca del germoplasma; ha contribuito in maniera decisiva al recupero di antiche varietà agricole: il grano solina e marzuolo, la patata viola, il peperone dolce di Altino. Recentemente ha scoperto, nella lecceta di Torino di Sangro, l’unica stazione abruzzese di vite selvatica di cui ha avviato anche un progetto di recupero e studio”.
Aurelio Manzi è stato coordinatore del servizio scientifico, per otto anni, presso l’ente Parco Nazionale del Gran Sasso Monti della Laga e la sua attività di ricerca scientifica documentata da oltre 170 pubblicazioni fra articoli e libri in Italia e all’estero è rivolta alla biotecnologia, all’etnobotanica con particolare attenzione anche alla storia e alla trasformazione del paesaggio rurale.
La nuotata si replicherà il 9 agosto con partenza alle 09,30 dalla spiaggia “Cavalluccio” di Rocca San Giovanni, il 12 agosto alle 09,30 da Punta Aderci, Porto di Vasto e il 22 agosto alle 09,30 dal Lido Esperia di San Vito Chietino.