Quando il sindaco, durante il consiglio comunale scorso, propose l’intitolazione di una via o spazio pubblico comunale a Giorgio Almirante, pensavo si trattasse della sua solita provocazione fatta ad arte per sporcare un avvenimento apprezzato e sentito, quale l’intitolazione di una piazza ad Enrico Berlinguer.
Veramente non credevo che si potesse arrivare a tanto.
Mentre si intitola una piazza e si inaugura una mostra fotografica , si pensa già a “controbilanciare” , tra virgolette, l’iniziativa per far contenti i quattro nostalgici ed altra opinione che chiamare neo-fascista è troppo, e chiamare di destra becera è poco.
Il giorno prima si va ad una iniziativa dove si ricorda un personaggio politico antifascista, che ha lottato una vita per il riscatto dei lavoratori e che è amato da tutti per i valori di onestà e correttezza , che è portato oramai , senza distinzioni di colore politico, ad esempio per le nuove generazioni che di questi valori, oggi, non ne vedono ; ed il giorno dopo si propone questa vera e propria sconcezza che non fa onore a chi la propone, ma che umilia anche la memoria di chi la riceve.
La giunta Astolfi ha fatto in modo di rimettere al centro della nostra città polemiche anacronistiche, fuori tempo , fuori luogo, che nemmeno Alleanza Nazionale di allora avrebbe proposto ed oggi forse solo CasaPound o altre filiazioni di estrema destra possono considerare.
Forse per dirottare le indagini sulla inesistente amministrazione, per farci dimenticare i debiti pregressi e fuori bilancio, gli aumenti deliberati qualche minuto prima e quelli che verranno.
E’ proprio così, purtroppo, e chi vi ha dato credito , oggi deve pentirsene. Questo episodio può esser utile per farli ricredere sulla buona fede e correttezza democratica del sindaco e della maggioranza, sul loro isolamento politico , che isola anche la nostra città che non merita questa amministrazione incapace ed ora, se qualcuno non ci credeva ,anche reazionaria.
Con questo episodio Astolfi e i suoi sodali gettano la maschera di perbenismo e moderatismo e tirano fuori la loro vera natura. Pronti ad impugnare l’arma della reazione, cavalcando le pulsioni più becere inseguendo iniziative alla Salvini .
Il sindaco Astolfi, in palese difficoltà, nel corso del Consiglio Comunale, per le vibranti proteste dei cittadini e il clima teso che si era creato, ha deciso di revocare l’intitolazione dello spazio pubblico ad Enrico Berlinguer, già deliberata in giunta il 9 luglio scorso e di nominare una commissione per studiare il caso. Un’altra scelta incomprensibile di questo sindaco senza maggioranza, che non riesce più a concludere niente di buono per la nostra città.
La fondazione Berlinguer ha deciso, in dissenso con le scelte del sindaco, di chiudere la mostra fotografica. Una grave perdita, soprattutto per i giovani che non avranno il modo di conoscere, anche attraverso le foto, un pezzo di storia del nostro paese.
Atri saprà ribellarsi.
Il capogruppo PD Atri
Alfonso Prosperi