Catasto del sottosuolo, si parte con la fase test
Partecipata riunione con i sindaci al Consorzio Bim per il decollo del progetto ai fini dello sfruttamento dei canoni dovuti per le infrastrutture del sottosuolo
TERAMO – Partecipata riunione al Consorzio Bim questa mattina, alla presenza dei sindaci e delegati dei Comuni del comprensorio, per un primo incontro interlocutorio per l’avvio del progetto del Catasto del sottosuolo.
Esperti del settore hanno illustrato ai presenti le diverse fasi operative: il censimento delle occupazioni dei sottoservizi di pubblica utilità, la verifica delle concessioni, l’individuazione di eventuali occupazioni difformi o abusive fino ad arrivare all’elaborazione della banca dati e, quindi, alla fase di accertamento e riscossione dei canoni dovuti dai concessionari con i conseguenti introiti a vantaggio delle amministrazioni locali. Con il catasto elettronico delle infrastrutture si arriverà ad una mappa navigabile del sottosuolo, in grado di mostrare dove sono le tubature del gas, dell’acqua, le linee elettriche, telefoniche e i vari punti di accesso.
“Questo progetto riveste un’importanza strategica – ha dichiarato il presidente del Consorzio, Franco Iachetti – per gli ovvi benefici che deriveranno ai comuni e alle collettività da una ricognizione sistematica dei sottoservizi locali di interesse economico, anche sollecitando a livello regionale una legislazione in materia. La nostra idea è di partire nell’immediato con l’indagine in un paio di comuni pilota di piccole dimensioni e di sostenere quei comuni che hanno già avviato la ricognizione delle opere presenti nel sottosuolo”.
Gli amministratori presenti hanno dimostrato particolare interesse al progetto e ad un’indagine estesa anche ai servizi del soprassuolo ai fini di una rideterminazione delle spettanze Ici e Imu dovute alla sottrazione di porzioni di territorio pubblico.