Cultura & Società

Conclusa con successo la Mostra milanese “NUTRIRE I SENSI” – FEEDING THE SENSES – antologica di Mariano Moroni negli Spazi di “Art in the City”, via Medici 15, Milano.

 
 
                                                       
 
Conclusa con successo  la mostra di arte contemporanea  “Nutrire i Sensi”,  antologica  di Mariano Moroni  in ossequio al tema Expo, svoltasi nel centro di  Milano,  negli spazi di Art in the City di  via Medici , nel palazzetto dove ha abitato il  grande regista Giorgio Strehler . La mostra è stata prorogata di alcuni giorni per  soddisfare il crescente  interesse di pubblico, soprattutto giovanile,  che ha visto anche la  partecipazione dei docenti dell’Accademia di Belle Arti di Brera e della stampa  specializzata; il 17 giugno si è svolta la serata closing con la speciale  degustazione di  sake selezionati provenienti direttamente dai Kura nipponici.
Il raffinato evento ha animato  anche gli spazi antistanti la mostra e la stessa via Medici.
 
Durante il periodo  espositivo l’ interesse è stato alimentato  dall’originalità delle  opere,  specie quelle inedite degli anni ’70, dalle sculture realizzate per Guzzini, dalla sezione  dedicata al design di  Cordivari , due brand d’eccellenza del Made in Italy , e poi  “Nutrire i sensi” con il progetto di  Argoserv è stata anche l’occasione per scoprire una  mostra interattiva sperimentale : accanto alle presenze online dedicate (come la pagina  Facebook) e i QR Code posti vicino ad ogni opera, i visitatori hanno potuto vivere  l’esperienza in pieno stile digical  dalla App Ubiika.
 
 “Nutrire i Sensi”è stata una mostra straordinaria, l’occasione per scoprire e  approfondire l’opera poliedrica del maestro Mariano Moroni in un percorso collegato  all’Expo 2015 con un parallelismo tra nutrizione dell’anima e del corpo. Il bel catalogo dalla  veste innovativa, curato  da Vallecchi,  potrà essere un valido strumento  per chi non ha  potuto visitare la mostra.  Tra le opere esposte ha suscitato particolare interesse ed apprezzamento  il ciclo realizzato nel 2015 che l’artista  così  commenta : ” Chi è vocato e pratica attivamente la  cucina è un creativo, un visionario, che utilizza gli ingredienti come colori della tavolozza,  usa le attrezzature  congeniali al pittore o allo scultore, ma con  in più  i sapori, gli odori ,  realizzando pietanze che non sono solo composti commestibili  ma arte multi-sensoriale.
Con il ciclo di dipinti del 2015 dedicato al tema  della preparazione del   cibo, ho  voluto  esaltare questa raffinata forma d’arte nell’intento di fissarne i gesti alchemici,  coglierne l’attimo,  quando la creatività del cuoco-artista è affidata a rituali e pratiche  che sanno di spirituale, quando la cucina diventa un tempio. Sono così nati i cartoni telati dal titolo: Un pizzico di….; Comporre con…..; Un tocco di ….; Impastare con…. e  La  fabbrica di ……”. In queste opere non è raffigurato il cibo , è lasciato alla fantasia  dell’osservatore, invece vi campeggiano i gesti delle mani nell’intima movenza creativa  dell’artista-cuoco . Con coerenza, questi ultimi lavori rientrano nello spirito della  ricerca  di sempre di  Mariano Moroni,  impegnato com’è nel raccontare l’avventura  umana del nostro tempo attraverso il lavoro,  il mondo della produzione e i suoi  oggetti.

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