Giulianova. Lascito Parere: firmato oggi il contratto per l’affidamento dei servizi della RSA di Bivio Bellocchio.
Il sindaco: “Dopo un’attesa ventennale la telenovela è all’epilogo. Giulianova avrà finalmente un Centro per i malati di alzheimer di rilevanza regionale”.
Firmato oggi, 2 luglio, il contratto per l’affidamento dei servizi della RSA di Bivio Bellocchio, nota come “Lascito Parere”. Il 6 ottobre scorso, facendo seguito alla sentenza del 10 settembre in cui il Santuario della Beata Maria Vergine di Valle di Pompei era risultato soccombente nella causa intentata contro il Comune giuliese e la ASL di Teramo, il sindaco Francesco Mastromauro e il manager della ASL di Teramo, Roberto Fagnano, avevano effettuato un sopralluogo nella struttura insieme con i rappresentanti dell’associazione temporanea di imprese aggiudicatrice dei lavori, preannunciandosi la sottoscrizione del contratto per l’affidamento dei servizi.
“Oggi abbiamo conseguito un obiettivo davvero storico. Il 2 luglio 2015, infatti, è un giorno destinato a passare alla storia perché dopo un’attesa ventennale la telenovela è giunta all’epilogo. Una vicenda lunga e tortuosa – dichiara il sindaco – iniziata il 7 gennaio 1981 quando Costanza Parere dispose che dopo la sua morte alcuni terreni e la villa di proprietà in prossimità della statale 16 andassero al Comune di Giulianova. A patto che entro 10 anni venissero realizzati, rispettivamente, una casa albergo per anziani intitolata al figlio Eurialo e, nell’immobile, una scuola materna intiolata all’altro figlio Giannino. In caso di inerzia da parte del Comune i beni sarebbero stati destinati al santuario di Pompei. La scuola materna non venne realizzata perché il Provveditorato agli studi non concesse il trasferimento di una sezione nella villa, ristrutturata dal Comune. Quanto alla casa per anziani, il Comune avviò tutte le procedure per mettere in condizione la Asl di iniziare l’opera, che nel 1996 approvò il progetto esecutivo per poi appaltare, due anni dopo, i relativi lavori, rallentati da una serie di intoppi burocratici e dal fallimento della ditta. Fatto sta che nel 2006, nonostante i lavori fossero stati realizzati nella misura del 76%”, prosegue il primo cittadino, “i religiosi citarono il Comune per inadempimento rivendicando i terreni. Il resto è una querelle giudiziaria che ha contribuito a rallentare le procedure, fino a quando si è giunti finalmente, grazie anche al decisionismo del manager Fagnano, a rendere possibile quello che per molti era rimasto solo un sogno nel cassetto o, come l’ho definita, una telenovela della quale non si vedeva l’ultima puntata. Oggi, lo ripeto, è un giorno storico perché Giulianova avrà finalmente un Centro di rilevanza regionale per i malati di alzheimer, con la disponibilità di accoglierne 45, dando oltretutto lavoro a 70 operatori ”.